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EVENTI Italia

A Bologna il convegno "Fare festival. Ai tempi del colera"

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L'Italia vanta certamente il primato della nazione al mondo in cui si fanno più festival. Una recente indagine dell'Unione Europea ha calcolato che le maggiori industrie culturali hanno fatturato nell'anno 2006 più del doppio di una grande industria come quella dell'automobile, mentre sempre più spesso gli amministratori locali hanno esaltato l'offerta culturale come potenziale volano per il turismo e lo sviluppo del territorio. A queste attese come ha saputo rispondere la cultura? A chi interessa veramente un festival?

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In una stagione di grande crisi dei finanziamenti pubblici, di latitanza degli sponsor e di generale invecchiamento nelle forme del consumo culturale, l'Associazione italiana dei Festival di Cinema (AFIC), in accordo con l'Università di Bologna (i laboratori Cimes e il Dams) hanno promosso una giornata di studio intitolata FARE FESTIVAL. AI TEMPI DEL COLERA, che si svolgerà venerdì 20 marzo ai Laboratori DMS dell'Università di Bologna. Curatori dell'incontro sono Giorgio Gosetti e Giovanni Spagnoletti .

Partecipano esponenti di quasi tutte le maggiori realtà festivaliere italiane (dalla Biennale di Venezia alla Cineteca di Bologna, dal Torino Film Fest alla storica Mostra di Pesaro, dal Festival dei Popoli di Firenze alle Giornate degli Autori di Venezia), ma anche registi cinematografici (l'Associazione 100 Autori), giornalisti e critici di cinema e teatro, esperti della materia e analisti della cultura. All'esigente e motivata platea degli studenti di cinema e spettacolo del DAMS di Bologna l'arduo verdetto: ha ancora un senso fare festival in Italia? E se sì, per chi, come, con quali obiettivi?

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(Tradotto dall'inglese)

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