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DISTRIBUZIONE Belgio

Meno cinema italiano a Bruxelles

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La capitale belga pullula di festival del cinema: dal fantastico all'Africa, dall'animazione al cortometraggio, dal Mediterraneo al mondo sottomarino… Tuttavia sono tante le cinematografie che stentano a trovare spazio sugli schermi di Bruxelles durante l'anno. Nonostante il ricorso sistematico ai sottotitoli per i film in lingua straniera (anche in multiplex come UGC e Kinepolis), i piccoli film d'autore (non parliamo di Chabrol o di Eastwood) sono poco rappresentati.

Diversi sono i fattori che contribuiscono a complicare il compito dei distributori e degli esercenti. Tra questi, i costi di un'uscita nazionale particolarmente elevati, per ragioni linguistiche. Per fare le cose in regola, bisognerebbe produrre copie sottotitolate in due lingue (impossibile dunque recuperare le copie dei vicini francesi o olandesi) e mettere in piedi una doppia, se non tripla, campagna promozionale (Vallonia, Fiandre e Bruxelles). Il tutto per una quantità di spettatori che raramente consente di rientrare degli investimenti.

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Di fatto, l'accesso a certi film passa spesso per i festival o per iniziative di associazioni organizzate grazie a sovvenzioni e altri finanziamenti. E' il caso dell'associazione Sintesi, che opera per una migliore diffusione del cinema italiano in Belgio. Dopo aver organizzato biennali per circa 15 anni, l'associazione si è posta come obiettivo di organizzare proiezioni bimestrali al fine di assicurare una presenza costante del cinema italiano sugli schermi belgi, valorizzando sia i classici che le novità.

Oggi Sintesi deve cessare la sua attività per mancanza di mezzi, così come succede a tante altre iniziative. Certo, il cinema italiano non è del tutto assente dagli schermi belgi, che sia nelle sale o in occasione di festival del cinema mediterraneo ed europeo. Ma a dispetto del proliferare di uscite commerciali, è un po' di diversità che viene a mancare sugli schermi belgi.

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(Tradotto dal francese)

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