Scene di ordinaria mostruosità
“Fai quello che ti pare, ma non nel mio condominio”. Quello di un padre alle prese con il figlio gay che ha una storia con il suo professore è l’italianissimo motto che potrebbe adattarsi a molti dei 16 episodi de I mostri oggi [+leggi anche:
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scheda film], la commedia che Enrico Oldoini ha realizzato per continuare il percorso che Dino Risi iniziò nel ’63 e poi riprese, con Ettore Scola e Mario Monicelli, nel ’77. Allora i mattatori erano Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e Alberto Sordi; oggi a incarnare il cinismo e la volgarità d’animo di certi tipi italici sono, tra gli altri, Diego Abatantuono, Claudio Bisio, Sabrina Ferilli, Giorgio Panariello, Neri Marcorè, Angela Finocchiaro e Carlo Buccirosso. Ma non Gassman e Tognazzi junior, il quale nei giorni scorsi ha etichettato il progetto come “un’offesa alla memoria del padre” e fatto sapere che pensava a un film simile da 12 anni. “Avevo chiamato Gianmarco Tognazzi per proporgli un ruolo – ha spiegato il regista – Ma ha rifiutato perché voleva stare tra i protagonisti, con il nome sul manifesto. Invece Gassman Jr si è dissociato dalle sue affermazioni”.
Polemiche a parte, I mostri oggi – in uscita il 27 marzo in oltre 400 copie con Warner Bros., che l’ha prodotto con Dean Film e Colorado – si apre con uno sketch degno di un cinepanettone e, fortunatamente, prosegue un po’ meglio. Raccontando – ma senza guizzi e con poche risate - di una famiglia che abbandona cane e nonno sull’autostrada; di una psicanalista che induce il paziente al suicidio; di due sbandati che campano comprimendo decine di immigrati in un appartamento; di due genitori che fanno tornare la figlia a prostituirsi piuttosto che saperla fidanzata con un musulmano, o ancora di una mamma che perde il figlio al supermercato e ne approfitta per mostrarsi in tv. “Siamo stati attenti a non imitare troppo la cronaca, che invecchia subito”, hanno detto Oldoini e la sceneggiatrice Silvia Scola, “e a limitare gli omaggi a tre soli episodi”.
(Tradotto dall'inglese)
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