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Sergei Bodrov - regista di Bear's kiss

Intervista

Intervista con il regista russo che presenta il suo ultimo film Bear's kiss (2002)

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di Federico Greco

Sergei Bodrov torna alla magia e alla metafora del suo film più celebre, Il prigioniero del Caucaso e attingendo nel folklore russo, racconta il passaggio all’età adulta di una ragazzina di 14 anni. Bear's kiss [+leggi anche:
trailer
scheda film
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girato in vari paesi dell’Europa, narra con toni di favola l’impossibile storia d’amore tra Lola, nata e cresciuta in un circo, e l’orso regalatole dai genitori. Sarà il solo amico che le rimane dopo la partenza della madre e il solo verso il quale proverà vero e sincero amore. Un sentimento talmente forte e profondo da riuscire a trasformare l’animale in un giovane uomo. "Dopo avere fatto film di vario genere – ha detto il regista russo – mi sento adesso più interessato ai miti e al loro realismo magico. Nella nostra vita c’è sempre qualcosa di mistico ed è per questo che dobbiamo cercare di mantenere aperta la mente e cogliere ogni elemento della realtà che ci circonda".
Il trattamento originale della storia fantastica e surreale dell’orso e della ragazzina era già stato realizzato da Terrence Malick, che aveva più volte tentato di portare sullo schermo. Ripreso e adattato da Bodrov in collaborazione con Carolyn Cavallero, il progetto del "mitico" regista americano alla fine si è realizzato.

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