Viviane Reding, commissario europeo per la società dell’informazione e per i media, viene intervistata durante i Cinedays 2003.
Nell’intervista, Reding racconta dell’atteggiamento dei giovani nei confronti del cinema europeo: dice che, normalmente, essi sono abituati a guardare i blockbuster americani perché ricevono una pubblicità molto forte e perché vengono proiettati nella maggior parte dei cinema. Di conseguenza, sostiene, i giovani non sanno che esistono diverse possibilità per vedere altri film europei e per scoprire qualcosa di nuovo, alla fine.
Cinedays è infatti un evento creato apposta per i ragazzi, un’occasione per mostrare l’enorme ricchezza che la diversità europea introduce con i film prodotti in Europa.
La Reding vede Cinedays anche come un’occasione per educare e dare la possibilità di vedere film, per incoraggiare i nostri giovani a seguire le produzioni europee e per imparare qualcosa sull’Europa con le sue culture, radici e diversità.

di Federico Greco