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Jérémie Renier • Attore

Intervista

In occasione dell'uscita di Ladygrey di Alain Choquart, Cinergie incontra Jérémie Renier, decisamente insaziabile di ruoli diversi e audaci

Per la sua opera prima, Ladygrey [+leggi anche:
trailer
intervista: Jérémie Renier
scheda film
]
Alain Choquart porta i suoi protagonisti in Sudafrica, dieci anni dopo la fine dell’apartheid, in una missione francese installatasi ai piedi delle montagne del Drakensberg. Con i suoi segreti e i dolori del passato, questa comunità sudafricana nera e bianca cerca di vivere nell’oblio dei violent scontri di cui ciascuno porta ancora le cicatrici. Jérémie Renier è Mattis, un giovane con un deficit mentale, che porta leggerezza e dolcezza in un universo buio e drammatico.

"Alain Choquard aveva pensato a me per questo personaggio. È un progetto che ci ha messo molto tempo per essere realizzato, perché è un film ambizioso, che richiede un certo numero di mezzi, girato in Sudafrica, in francese e inglese. A essere importante è stato soprattutto il mio incontro con Alain, un uomo dolce e appassionato. La sceneggiatura era ben scritta, piena di poesia, intessuta da tutte le storie che s’intrecciano sullo sfondo del post-apartheid. Con Alain abbiamo cercato di costruire il personaggio di Mattis, un ragazzo con un disturbo mentale, che gli ha lasciato la mente di un ragazzo di 12-13 anni. Il suo rapporto con le emozioni e con le persone è particolare. Non è evidente, ma molto delicato, poiché questo tipo di ruolo può essere facilmente rischioso. Bisogna essere delicati per trovare il tasto giusto. È quello che mi piace del cinema, interpretare ruoli che non ho mai fatto; è un personaggio diverso dagli altri, più spontaneo, che reagisce come un bambino."

Cinergie.be)

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