La verità su La dolce vita
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di Giuseppe Pedersoli
Verso la fine del 1958 Federico Fellini attraversa un periodo professionale complicato. Ha gia’ vinto due Oscar per La Strada e Le Notti di Cabiria ma nessun produttore vuole realizzare il suo nuovo progetto: La Dolce Vita. Solo Giuseppe Amato, gia’ famosissimo cineasta per capolavori come Umberto D., Quattro passi tra le nuvole, Francesco Giullare di Dio, Don Camillo solo per indicarne alcuni, comprende l’ unicita’ del soggetto di Fellini, Flaiano e Pinelli. Amato e’ molto combattuto perche’ non vuole creare dissapori con De Laurentiis, che ha un contratto di esclusiva con Fellini, e perche’ sa benissimo che l’ operazione e’ molto rischiosa e infatti si rivelera’ come il progetto piu’ costoso mai realizzato fino a quel momento in Italia. Peppino, che e’ molto religioso, intraprende di notte un viaggio fino a San Giovanni Rotondo per ottenere la benedizione di Padre Pio per La Dolce Vita.