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BERLINALE 2024 Premi

Dahomey di Mati Diop conquista l'Orso d'Oro della Berlinale

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- BERLINALE 2024: La 74ma edizione ha visto inoltre il trionfo di A Traveler’s Needs di Hong Sangsoo, Pepe di Nelson Carlo De Los Santos Arias e L'Empire di Bruno Dumont

Dahomey di Mati Diop conquista l'Orso d'Oro della Berlinale
La regista Mati Diop con il suo Orso d'Oro per Dahomey (© Dario Caruso)

La 74a Berlinale si è conclusa con la tradizionale cerimonia di premiazione al Berlinale Palast, che ha visto trionfare Dahomey [+leggi anche:
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di Mati Diop, vincitore dell'Orso d'Oro di quest'anno.

Il gala si è aperto con un grande applauso per Mariette Rissenbeek e Carlo Chatrian, che hanno diretto la loro ultima edizione del festival. È seguita una conversazione con la conduttrice della serata, Hadnet Tesfai, durante la quale i due hanno ricordato le sfide e i momenti salienti dei loro cinque anni di lavoro alla Berlinale. La nuova direttrice del festival tedesco, Tricia Tuttle, salutata da Rissenbeek, era presente tra il pubblico.

Lupita Nyong'o, presidente della giuria, ha consegnato l'Orso d'oro a Diop, ed è la seconda volta consecutiva che un documentario si aggiudica il primo premio, dopo il vincitore dell'Orso d'oro dello scorso anno, Sur l’Adamant [+leggi anche:
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intervista: Nicolas Philibert
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di Nicolas Philibert. Diop ha ringraziato Chatrian, Rissenbeek, la giuria e il comitato di selezione, per aver creato "il luogo e il momento appropriati per 'difendere' questo film". Durante il suo discorso ha invitato ad "abbattere insieme il muro del silenzio" e a "ricostruire attraverso la restituzione", che implica "portare giustizia". Ha inoltre espresso la sua solidarietà alla Palestina.

Albert Serra ha invitato sul palco il vincitore dell'Orso d'Argento, Hong Sangsoo per A Traveler's Needs. Il regista ha ringraziato la giuria e ha scherzato dicendo: "Non so cosa ci abbiate visto nel film".

Christian Petzold ha avuto invece il compito di assegnare il Premio della Giuria Orso d'Argento a L'Empire [+leggi anche:
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intervista: Bruno Dumont
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di Bruno Dumont. Dumont ha recitato un discorso umoristico preregistrato attraverso un'applicazione text-to-speech, a causa della sua dichiarata scarsa padronanza della lingua inglese.

Ann Hui ha assegnato l'Orso d'argento per la migliore regia a Nelson Carlo De Los Santos Arias, regista di Pepe [+leggi anche:
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intervista: Nelson Carlo De Los Santos…
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. Parlando del suo film, ha spiegato di aver voluto creare "un'opportunità [da] una catastrofe", cercando di andare "oltre l'eurocentrismo e l'imperialismo americano".

L'Orso d'argento per la migliore interpretazione principale, consegnato da Brady Corbet, è andato a Sebastian Stan per il suo ruolo in A Different Man di Aaron Schimberg. Sul palco, Stan ha ringraziato la giuria e ha detto di voler condividere il premio con Renate Reinsve e, in particolare, con Adam Pearson. Ha definito il film a cui ha partecipato come "una storia di sfiguramento e disabilità, entrambi argomenti a lungo trascurati".

Jasmine Trinca ha dato il benvenuto sul palco a Emily Watson, che si è aggiudicata l'Orso d'argento per la migliore interpretazione da non protagonista grazie al suo ruolo in Small Things Like These [+leggi anche:
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di Tim Mielants, il film d'apertura del festival, in cui ha recitato, tra gli altri, con gli irlandesi Cillian Murphy e Clare Dunne.

Oksana Zabuzhko ha premiato il vincitore dell'Orso d'argento per la migliore sceneggiatura, Mathias Glasner, regista di Dying [+leggi anche:
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intervista: Matthias Glasner
intervista: Red Carpet @ European Film…
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. La regista ha definito il suo film come "una storia che va alle radici di ogni dissesto, sia esso globale o personale, affrontando la mancanza di amore e di empatia".

Nyong'o ha anche consegnato l'Orso d'argento per un Eccezionale contributo artistico al direttore della fotografia Martin Gschlacht, che ha filmato "il dramma storico magistralmente girato" The Devil's Bath [+leggi anche:
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intervista: Veronika Franz, Severin Fi…
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La giuria di Encounters - composta da Lisandro Alonso, Denis Côté e Tizza Covi - ha rivelato il vincitore del premio per il miglior film: Direct Action [+leggi anche:
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di Guillaume Cailleau e Ben Russell. I giurati hanno lodato il suo "approccio molto paziente, non giudicante e delicato" e la "qualità osservativa di questo film radicale".

Sono stati inoltre assegnati due Premi Speciali della Giuria, ex aequo, al "piacevole viaggio metaforico" di The Great Yawn of History di Aliyar Rasti e alla "proposta visivamente stupefacente" di Some Rain Must Fall [+leggi anche:
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di Qiu Yang. Inoltre, il premio per la migliore regia è andato a Juliana Rojas, regista di Cidade; Campo [+leggi anche:
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Il Berlinale Documentary Award, del valore di 40.000 euro, viene diviso tra il regista e il produttore del film vincitore e viene assegnato dall'emittente RBB. Quest'anno il premio è andato a No Other Land [+leggi anche:
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intervista: Basel Adra, Yuval Abraham
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di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham e Rachel Szor, un film che ha affascinato all'unanimità la giuria e "la cui importanza è semplicemente evidente". Invitati a salire sul palco, i registi hanno chiesto la fine dell'occupazione israeliana.

Una menzione speciale è stata assegnata a Direct Action di Guillaume Cailleau e Ben Russell, descritto dai giurati come un film "emozionante e intelligentemente strutturato che mostra come le persone possano agire per un mondo migliore e diverso da quello attuale, contro il quale si ribellano".

Il premio GWFF per la migliore opera prima, del valore di 50.000 euro e suddiviso tra produttore e regista, è andato a Cu Li Never Cries [+leggi anche:
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di Phạm Ngọc Lân. La giuria lo ha definito un film "inventivo e contemplativo" su "una donna alle prese con la perdita e la solitudine", che vanta anche "momenti spontanei di umorismo e immaginazione".

Infine, l'Orso d'oro per il miglior cortometraggio è andato a Un movimiento extraño di Francisco Lezama, e l'Orso d'argento a Remains of the Hot Day di Wenqian Zhang. Inoltre, il cortometraggio That's All From Me di Eva Könnemann ha ottenuto una menzione speciale e sarà candidato ai prossimi European Film Awards.

Ecco l'elenco completo dei vincitori:

Concorso

Orso d'oro per il miglior film
Dahomey [+leggi anche:
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- Mati Diop (Francia/Senegal/Benin)

Orso d'argento Gran Premio della Giuria
A Traveler's Needs - Hong Sangsoo (Corea del Sud)

Premio della giuria Orso d'argento
L'Empire [+leggi anche:
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- Bruno Dumont (Francia/Italia/Germania/Belgio/Portogallo)

Orso d'argento per la miglior regia
Nelson Carlo De Los Santos Arias - Pepe [+leggi anche:
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(Repubblica Dominicana/Namibia/Germania/Francia)

Orso d'argento per la migliore interpretazione principale
Sebastian Stan - A Different Man (USA)

Orso d'argento per la migliore interpretazione non protagonista
Emily Watson - Small Things Like These [+leggi anche:
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(Irlanda/Belgio)

Orso d'argento per la migliore sceneggiatura
Matthias Glasner - Dying [+leggi anche:
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intervista: Matthias Glasner
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(Germania)

Orso d'argento per un eccezionale contributo artistico
Martin Gschlacht (direttore della fotografia) - The Devil's Bath [+leggi anche:
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intervista: Veronika Franz, Severin Fi…
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(Austria/Germania)

Encounters

Miglior film
Direct Action [+leggi anche:
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 - Guillaume Cailleau, Ben Russell (Germania/Francia)

Miglior regia
Juliana Rojas - Cidade; Campo [+leggi anche:
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(Brasile/Germania/Francia)

Premio speciale della giuria (ex aequo)
The Great Yawn of History - Aliyar Rasti (Iran)
Some Rain Must Fall [+leggi anche:
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- Qiu Yang (Cina/USA/Francia/Singapore)

Premi non specifici della sezione

Premio Berlinale al Miglior documentario
No Other Land [+leggi anche:
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intervista: Basel Adra, Yuval Abraham
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- Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor (Palestina/Norvegia)
Menzione speciale
Direct Action - Guillaume Cailleau, Ben Russell

Premio GWFF per la migliore opera prima
Cu Li Never Cries [+leggi anche:
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- Lân Phạm Ngọc (Vietnam/Filippine/Francia/Singapore/Norvegia)

Berlinale Shorts

Orso d'oro per il miglior cortometraggio
Un movimiento extraño - Francisco Lezama (Argentina)

Premio della giuria Orso d'argento
Remains of the Hot Day - Wenqian Zhang (Cina)

Menzione speciale
That’s All From Me - Eva Könnemann (Germania)

Cortometraggio candidato agli European Film Awards
That’s All From Me - Eva Könnemann

(Tradotto dall'inglese)

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