Locarno annuncia la selezione del concorso
- Ben 16 dei 17 film in lizza per il Pardo d’oro sono (co)produzioni europee di autori affermati quali Wang Bing e Ben Rivers e autori emergenti come i fratelli Zürcher e Virgil Vernier

La 77ma edizione del Locarno Film Festival che si svolgerà dal 7 al 17 agosto vuole mettere in avanti il potenziale del mezzo cinematografico capace di coinvolgere e dialogare con un pubblico ampio e curioso ma non per forza alla ricerca di produzioni elitiste che flirtano con la sperimentazione pura. Sempre al servizio del cinema d’autore, come sottolineato dal suo direttore artistico Giona A. Nazzaro durante l'annuncio della selezione completa (leggi la news sulle sezione Piazza Grande, Cineasti del presente e Semaine de la Critique), il festival e più in particolare i film del suo Concorso internazionale, che comprende un bel bouquet di nomi noti, si presenta come ambizioso “senza rinunciare mai al piacere”.
I film di quest’edizione, la prima ad avere come presidente Maja Hoffmann, sono 225 fra cui quasi la metà (104) sono prime mondiali e 5 sono prime internazionali. 15 sono invece le opere prime in competizione per lo Swatch First Feature Award. Quest’anno sono numerose le donne omaggiate: l’immensa regista, sceneggiatrice e produttrice Jane Campion (Pardo d’onore), la produttrice statunitense Stacey Sher (Raimondo Rezzonico Award), l’attrice francese Mélanie Laurent che, con il suo connazionale Guillaume Canet riceverà l’Excellence Award Campari e l’attrice franco-svizzera Irène Jacob (Leopard Club Award). All’iconico attore e produttore indiano Shah Rukh Khan sarà invece assegnato il prestigioso Pardo alla carriera.
Fra le produzioni e coproduzioni europee selezionate nel Concorso internazionale, che comprende un totale di 17 film, ben 5 sono francesi: Cent-mille milliards [+leggi anche:
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intervista: Virgil Vernier
scheda film], terzo lungometraggio di Virgil Vernier, già selezionato a Locarno nel 2018 nella sezione Cineasti del presente con Sophia Antipolis [+leggi anche:
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intervista: Virgil Vernier
scheda film]; Youth (Hard Times) [+leggi anche:
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scheda film] del regista cinese Wang Bing, già vincitore del Pardo d’oro in 2017 per Mrs. Fang [+leggi anche:
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scheda film], secondo volume della sua serie di documentari iniziata da Youth (Spring) [+leggi anche:
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scheda film], presentato in concorso l’anno scorso a Cannes; Transamazonia [+leggi anche:
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intervista: Pia Marais
scheda film] della regista sudafricana Pia Marais (Tiger Award dell’IFFR 2007 per The Unpolished [+leggi anche:
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scheda film]) che ci immerge nel cuore della foresta amazzonica dove convivono credenze ancestrali, fervore religioso ed interessi economici; l’intrigante Agora [+leggi anche:
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intervista: Ala Eddine Slim
scheda film], terzo lungometraggio dell’affermato regista tunisino Ala Eddine Slim (Leone del Futuro a Venezia 2016 per The Last of Us) che fa misteriosamente riapparire, in un villaggio della Tunisia, tre persone che si pensava scomparse per sempre; e Green Line [+leggi anche:
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scheda film], primo lungometraggio di Sylvie Ballyot il cui particolare linguaggio cinematografico, fra realismo e onirismo, è già stato riconosciuto a livello internazionale.
La Svizzera è invece presente con due film, The Sparrow in the Chimney [+leggi anche:
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intervista: Ramon e Silvan Zürcher
scheda film], un’intrigante e conflittuale storia di due sorelle, dei geniali fratelli Zürcher (Ramon è alla regia mentre Silvain è il produttore del film) il cui The Girl and the Spider [+leggi anche:
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intervista: Ramon Zürcher e Silvan Zür…
scheda film] ha vinto il premio per la miglior regia alla Berlinale 2021 nella sezione Encounters; e la coproduzione Fogo do Vento [+leggi anche:
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scheda film], primo lungometraggio della regista e artista portoghese Marta Mateus. Anche l’Italia e la Lituania sono presenti, rispettivamente grazie a tre e due film: Luce [+leggi anche:
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intervista: Silvia Luzi e Luca Bellino
scheda film] di Silvia Luzi e Luca Bellino, già conosciuti in quanto binomio artistico, Sulla terra leggeri [+leggi anche:
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intervista: Sara Fgaier
scheda film], primo lungometraggio di Sara Fgaier, storia di un professore di etnomusicologia alle prese con una terribile amnesia e la coproduzione New Dawn Fades [+leggi anche:
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intervista: Gürcan Keltek
scheda film], secondo lungometraggio del regista turco Gürcan Keltek che gioca con i limiti della percezione umana; e Toxic [+leggi anche:
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intervista: Directors Talks @ European…
intervista: Saulė Bliuvaitė
scheda film], primo lungometraggio di Saulè Bliuvaitè e Drowning Dry [+leggi anche:
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intervista: Laurynas Bareiša
scheda film], secondo lungometraggio di Laurynas Bareisa (dopo Pilgrims [+leggi anche:
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intervista: Laurynas Bareisa
scheda film], miglior film all’Orizzonti di Venezia 2021), che osserva le razioni dei membri di una famiglia confrontati con un tragico evento.
Anche saranno presenti l’artista e cineasta britannico Ben Rivers con Bogancloch [+leggi anche:
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intervista: Ben Rivers
scheda film], un film a metà strada fra documentario e finzione che continua ad osservare il suo protagonista Jake Williams, un uomo che ha vissuto per decenni nel mezzo di una foresta; la regista curdo-austriaca Kurdwin Ayub (premio alla miglior opera prima della Berlinale 2022 per Sonne [+leggi anche:
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intervista: Kurdwin Ayub
scheda film]) con Moon [+leggi anche:
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intervista: Kurdwin Ayub
scheda film], intrigante secondo lungometraggio delche mette in scena una ex kickboxer professionista; il regista tedesco Christoph Hochhäusler con il suo nuovo film dopo Till the End of the Night [+leggi anche:
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intervista: Christoph Hochhäusler
scheda film], premiato in concorso alla Berlinale dell’anno scorso, La Mort viendra [+leggi anche:
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intervista: Christoph Hochhäusler
scheda film], che rende omaggio al genere poliziesco francese (il cosiddetto “polar”); e la regista catalana Mar Coll con Salve Maria [+leggi anche:
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intervista: Mar Coll
scheda film], un dramma sulla maternità fragile con tocchi di horror psicologico. Chiuda la selezione il nuovo film del sudcoreano Hong Sangsoo, By the Stream.
Fuori concorso, sono invece dieci film su undici le produzioni e coproduzioni europee. Anche in questo caso è la Francia a dominare con tre (co)produzioni: Dragon Dilatation [+leggi anche:
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intervista: Bertrand Mandico
scheda film] del sempre intrigante Bertrand Mandico, Ma famille chérie [+leggi anche:
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scheda film] dell’attrice e sceneggiatrice Isild Le Besco che mette in scena, fra gli altri, Jeanne Balibar, Elodie Bouchez e sé stessa, e La passion selon Béatrice [+leggi anche:
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scheda film] del regista belga Fabrice Du Welz che, fra documentario e finzione, ritrae l’esplosiva attrice Béatrice Dalle. A rappresentare la Svizzera ci saranno, invece, Samir e il suo nuovo docu-film La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri [+leggi anche:
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intervista: Samir
scheda film] e il regista belgo-svizzero Bruno Deville con la sua serie montana Espèce menacée [+leggi anche:
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intervista: Bruno Deville
scheda series]. Due anche i film rumeni fuori concorso, entrambi firmati Radu Jude: Eight Postcards from Utopia [+leggi anche:
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intervista: Radu Jude, Christian Feren…
scheda film], film documentario assemblato esclusivamente con pubblicità della Romania post-socialista co-realizzato con Christian Ferecz-Flatz e Sleep #2 [+leggi anche:
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intervista: Radu Jude, Christian Feren…
scheda film], sorta di remake di Sleep di Andy Warhol, come descritto dal regista stesso. Presente Fuori concorso anche il veterano Marco Tullio Giordana che presenta il suo La vita accanto [+leggi anche:
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intervista: Marco Tullio Giordana
scheda film], tratto dal romanzo omonimo di Maria Pia Veladiano. Infine, per quanto riguarda le (co)produzioni europee, ritroviamo anche Cartas telepáticas [+leggi anche:
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intervista: Edgar Pêra
scheda film] del regista e artista portoghese Edgar Pêra e Fréwaka [+leggi anche:
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intervista: Aislinn Clarke
scheda film], film horror della regista basata a Belfast Aislinn Clarke.
Infine, il regista messicano Alfonso Cuarón riceverà il premio alla carriera.
I film selezionati:
Concorso Internazionale
Moon [+leggi anche:
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intervista: Kurdwin Ayub
scheda film] – Kurdwin Ayub (Austria)
Green Line [+leggi anche:
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scheda film] – Sylvie Ballyot (Francia/Libano/Qatar)
Drowing Dry [+leggi anche:
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intervista: Laurynas Bareiša
scheda film] – Laurynas Bareisa (Lituania/Lettonia)
Toxic [+leggi anche:
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intervista: Directors Talks @ European…
intervista: Saulė Bliuvaitė
scheda film] – Saulé Bliuvaité (Lituania)
Salve Maria [+leggi anche:
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intervista: Mar Coll
scheda film] – Mar Coll (Spagna)
Sulla terra leggeri [+leggi anche:
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intervista: Sara Fgaier
scheda film] – Sara Fgaier (Italia)
La Mort viendra [+leggi anche:
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intervista: Christoph Hochhäusler
scheda film] – Christoph Hochhäusler (Germania/Lussemburgo/Belgio)
New Dawn Fades [+leggi anche:
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intervista: Gürcan Keltek
scheda film] – Gürcan Keltek (Turchia/Italia/Germania/Norvegia/Paesi Bassi)
Luce [+leggi anche:
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intervista: Silvia Luzi e Luca Bellino
scheda film] – Silvia Luzi, Luca Bellino (Italia)
Transamazonia [+leggi anche:
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intervista: Pia Marais
scheda film] – Pia Marais (Francia/Germania/Svizzera/Taiwan/Brasile)
Fogo do Vento [+leggi anche:
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scheda film] – Marta Mateus (Portogallo/Svizzera/Francia)
Bogancloch [+leggi anche:
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intervista: Ben Rivers
scheda film] – Ben Rivers (Regno Unito/Germania/Islanda)
By the Stream – Hong Sangsoo (Corea del Sud)
Agora [+leggi anche:
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intervista: Ala Eddine Slim
scheda film] – Ala Eddine Slim (Tunisia/Francia/Arabia Saudita)
Cent mille milliards [+leggi anche:
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intervista: Virgil Vernier
scheda film] – Virgil Vernier (Francia)
The Sparrow in the Chimney [+leggi anche:
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intervista: Ramon e Silvan Zürcher
scheda film] – Roman Zürcher (Svizzera)
Youth (Hard Times) [+leggi anche:
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scheda film] – Wang Bing (Francia/Lussemburgo/Paesi Bassi)
Fuori concorso
Fréwaka [+leggi anche:
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intervista: Aislinn Clarke
scheda film] – Aislinn Clarke (Irlanda)
Espèce menacée [+leggi anche:
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intervista: Bruno Deville
scheda series] – Bruno Deville (Svizzera)
La passion selon Béatrice [+leggi anche:
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scheda film] – Fabrice Du Welz (Francia/Belgio)
Bang Bang – Vincent Grashaw (Stati Uniti)
Sleep #2 [+leggi anche:
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intervista: Radu Jude, Christian Feren…
scheda film] – Radu Jude (Romania)
Eight Postcards from Utopia [+leggi anche:
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intervista: Radu Jude, Christian Feren…
scheda film] – Radu Jude, Christian Ferencz-Flatz (Romania)
Ma famille chérie [+leggi anche:
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scheda film] – Isild Le Besco (Francia)
Dragon Dilatation [+leggi anche:
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intervista: Bertrand Mandico
scheda film] – Bertrand Mandico (Francia)
Cartas telepáticas [+leggi anche:
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intervista: Edgar Pêra
scheda film] – Edgar Pêra (Portogallo)
La prodigiosa trasformazione della classe operaia in stranieri [+leggi anche:
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intervista: Samir
scheda film] – Samir (Svizzera/Italia)
La vita accanto [+leggi anche:
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intervista: Marco Tullio Giordana
scheda film] – Marco Tullio Giordana (Italia)
(Tradotto dall'inglese)
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