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ROMA 2013 Concorso

Isabel Coixet si dà al thriller paranormale in Another Me

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- In concorso all'8° festival di Roma, il nuovo film della regista catalana ha per protagonista Sophie Turner, star de Il trono di spade, nei panni di un'adolescente perseguitata dal suo doppio

Isabel Coixet si dà al thriller paranormale in Another Me

Fay è un'adolescente introversa e con problemi in famiglia: suo padre è malato terminale, sua madre si consola con un giovane amante. Nemmeno a scuola le cose vanno molto bene: scelta per interpretare Lady Macbeth per una recita scolastica, fatica a trovare il personaggio e deve sopportare le provocazioni di una compagna di classe invidiosa. Un giorno, Fay comincia ad avvertire una presenza misteriosa che la segue, e a volte la precede. Per la città, gira una ragazza che le somiglia incredibilmente, bella e con gli stessi capelli lunghi e rossi. Che cosa vuole questa ragazza da Fay? Esiste davvero o è frutto della sua immaginazione?

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, il nuovo film della regista catalana Isabel Coixet presentato in concorso all'8° Festival di Roma, è un thriller paranormale che prende il tema del doppio e lo adatta a una fase della vita che è già doppia di suo, l'adolescenza, a metà tra l'infanzia e l'età adulta. Fay (la diciassettenne Sophie Turner, star della serie tv Il trono di spade) era una bambina felice, oggi sente il mondo crollarle addosso. Teme di stare per impazzire, ma non è la sola a vedere questa sua "copia", di cui lo spettatore scopre ben presto l'identità: sua sorella gemella, mai nata, in cerca di vendetta. "Il film non voleva puntare sulla suspense, parla soprattutto di come viviamo con i nostri fantasmi e il nostro passato", ha spiegato Coixet.

Coprodotto da Spagna e Regno Unito (esterni girati a Cardiff, interni a Barcellona) e con cast internazionale (al fianco di Turner ci sono Rhys Ifans, Claire Forlani, Jonathan Rhys Meyers, Gregg Sulkin e Geraldine Chaplin), Another Me rincorre atmosfere orientali: "Più che al cinema, mi sono ispirata a certa letteratura giapponese, Yoshimoto e Murakami, in cui la presenza dei fantasmi è una cosa naturale", ha spiegato la regista. La sceneggiatura del film, firmata da Coixet, è tratta dall'omonimo romanzo per ragazzi di Cathy MacPhail: "Non avevo mai scritto una parte per un’adolescente prima d’ora", prosegue la cineasta, "la storia mi ha colpito molto, sia perché ho una figlia di quell'età, sia perché mi ha ricordato cose della mia adolescenza".

Dopo le partecipazioni a Berlino, Venezia e Cannes e i numerosi Goya vinti coi suoi film precedenti, Isabel Coixet ha realizzato, con Another Me, un film rischioso, perché se non è congegnato alla perfezione, il paranormale può virare pericolosamente al grottesco. E i vetri che si infrangono da soli, le luci che si spengono all'improvviso, le scritte che compaiono misteriosamente sui muri sono cose già viste di cui, per la verità, non si sentiva il bisogno nel concorso di un festival internazionale.

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