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CANNES 2016 Un Certain Regard

The Happiest Day in the Life of Olli Mäki: dietro le quinte

di 

- CANNES 2016: Immersione atmosferica in bianco e nero sulle orme di un boxeur a un passo dalla gloria per il primo lungometraggio del finlandese Juho Kuosmanen

The Happiest Day in the Life of Olli Mäki: dietro le quinte
Jarkko Lahti in The Happiest Day in the Life of Olli Mäki

Covato sulla Croisette, dove si era aggiudicato nel 2008 il terzo premio della competizione dei film di scuola della Cinéfondation con Roadmarkers prima di aggiudicarsi il primo premio nel 2010 con Painting Sellers, il finlandese Juho Kuosmanen è asceso al livello superiore con la selezione a Un Certain Regard del 69° Festival di Cannes del suo The Happiest Day in the Life of Olli Mäki [+leggi anche:
trailer
intervista: Juho Kuosmanen
scheda film
]
. Questo primo lungometraggio conferma il potenziale del cineasta che si volge in bianco e nero a un genere, il film di boxe, che ha in Toro scatenato di Martin Scorsese un modello magistrale con cui è molto rischioso misurarsi. Ma Kuosmanen, con le dovute proporzioni, ne esce con onore, dimostrando qualità di messa in scena molto interessanti, in particolare un taglio raffinato, il senso del ritmo e una credibilità che è un ingrediente indispensabile quando si ambisce a salire sul ring.  

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Raccontando il contrasto tra la dolcezza dell’amore e l’universo spietato della boxe professionale, il tempo dei sogni giovanili e la paura di deludere grandi ambizioni, libertà e sottomissione, tranquillità e fuoco mediatico, il film si svolge nell’estate del 1962 mentre la Finlandia si prepara a organizzare per la prima volta sul suo suolo un campionato del mondo di boxe. E tutte le speranze riposano sulle spalle e nei pugni di Olli Mäki (Jarkko Lahti), "il panettiere di Kokolla", ex campione d'Europa categoria dilettanti, con pochissima esperienza tra i professionisti (8 vittorie in dieci combattimenti) e che dovrà affrontare un coriaceo avversario americano che vanta 64 vittorie nel suo palmarès. Allenato e guidato dall’ex pugile Elis Ask (Eero Milonoff) che approfitta dell’occasione per mettersi in luce, Olli Mäki deve affrontare un grosso problema: è sceso in categoria peso piuma e deve riuscire a dimagrire molto in poco tempo per passare sotto i 57 chili che gli permetteranno di combattere. Soprattutto, Olli si è innamorato di Raija (Oona Airola) che vive in campagna e lo segue a Helsinki dove c’è la base degli allenamenti. Ma visto che Elis pensa che lei sia una pericolosa distrazione per la concentrazione e per il futuro del suo campione, Raija riparte e Olli si ritrova solo...

Magnificamente filmato, anche al di là della piacevole patina di bianco e nero, The Happiest Day in the Life of Olli Mäki bilancia in modo molto efficace le convincenti sequenze strettamente legate allo sport e alle sue complicazioni (ring all’aria aperta e sessioni con gli sparring partner, faticosa perdita di peso, match finale, presenza invadente della stampa, rapporto ambiguo tra Olli e Elis) con le scene piene di fascino nel cuore della foresta della provincia finlandese dove sboccia l’amore tra Olli e Raija. Un profumo d’innocenza che cerca di preservarsi in un mondo crudele dove lo attende l’umiliazione.

Prodotto dalla Finlandia con la Germania e la Svezia, The Happiest Day in the Life of Olli Mäki è venduto nel mondo dalla società francese Les Films du Losange.

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(Tradotto dal francese)

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