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FESTIVAL Germania

Festival di Monaco, tra vincitori e polemiche

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La 27esima edizione del Festival di Monaco, minore per importanza solamente alla Berlinale, ha eletto i suoi vincitori lo scorso week end, non senza provocare qualche polemica.

Il premio più importante, il Premio Arri-Zeiss (50.000 €), destinato al miglior film straniero, è andato all'argentina Celina Murga per Una Semana solos. La giuria ha inoltre apprezzato Kinatay [+leggi anche:
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, presentato quest'anno a Cannes , e La Fille du RER [+leggi anche:
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d'André Téchiné. Il Premio CineVision (12.000 €), destinato alle prime e seconde opere non tedesche è stato attribuito all'americano Frazer Bradshaw, mentre l'austriaco Michael Haneke, neo-vincitore della Palma d'Oro, ha portato a casa il Premio CineMerit per l'insieme della sua opera.

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Il Premio Bernhard Wicki (10.000 €), che ricompensa gli artisti che operano nel segno della tolleranza, è stato assegnato a Hans-Christian Schmid per la coproduzione germano-danese Storm [+leggi anche:
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, in competizione a Berlino. La giuria One Future, che si interessa ai film che dimostrano che il nostro mondo ha un destino comune, ha consegnato il suo premio ad honorem a Peter Lilienthal (dopo Paul Verhoeven lo scorso anno) e il suo premio principale a PA-RA-DA [+leggi anche:
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dell'italiano Marco Pontecorvo. L'Élefante bianco, premio dedicato alle opere educative per i bambini, è stato assegnato al tedesco Christian Ditter per Die Vorstadtkrokodile [+leggi anche:
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Il Premio del pubblico Bayern 3 è andato al film tedesco Keep Surfing di Björn Richie Lob, mentre il pubblico dei ragazzi ha apprezzato Die kleinen Bankräuber di Amands Zvirbulis.

Una decisione ha però deluso le aspettative dei partecipanti: la giuria del Premio del giovane cinema tedesco, che premia generalmente un giovane regista (20.000 €), un giovane produttore (20.000 € , assegnati quest'anno a Katharina Schöde per Draußen am See), uno sceneggiatore (10.000 €) e dei giovani attori promettenti (quest'anno Elisa Schlott, Max Kidd e Tim Hoffmann), ha deciso di non premiare nessun regista o sceneggiatore. Andreas Ströhl, direttore del festival, ha commentato questa scelta con altrettanta sorpresa, aggiungendo di comprendere la delusione dei candidati ed affermando di continuare a credere nell'eccellente qualità della selezione, in cui ogni film meritava di figurare.

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(Tradotto dal francese)

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