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FESTIVAL Belgio

Trionfano le opere prime al FIFF

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Il 24mo Festival Internazionale del Film Francofono di Namur si è concluso il 9 ottobre con un bilancio di spettatori tra i più positivi (il pubblico locale è accorso nelle sale) e un bilancio artistico entusiasmante. Protagonista del palmarès è stato il cinema quebecchese. Come a Cannes, le giurie non hanno resistito all'uragano Xavier Dolan, che ha conquistato il Bardo d'oro del miglior film e della migliore opera prima per J’ai tué ma mère.

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Un'altra opera prima ha saputo guadagnarsi uno dei massimi riconoscimenti. Bernard Bellefroid, regista locale, ha presentato in anteprima la settimana scorsa La Régate [+leggi anche:
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intervista: Bernard Bellefroid, regist…
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, un film che occupa i suoi giorni e le sue notti da ben sei anni: un esorcismo artistico e la proiezione sul grande schermo della sofferenza, ma anche del suo superamento.

La Régate è centrato su Alex, ragazzo di 15 anni che cerca di sfuggire alla violenza quotidiana del padre rifugiandosi nello sport e nella sofferenza fisica. Girato nella regione di Namur, il lungometraggio ha vinto il Premio del Pubblico, nonostante la sua asprezza, ma anche il Premio della Giuria Junior. Sviluppato da Les Films du Fleuve dei fratelli Dardenne, idoli di Bellefroid fin dall'adolescenza e produttori del suo primo documentario Rwanda, les collines parlent, La Régate è prodotto da Artémis e coprodotto da Liaison Cinématographique. Il film uscirà in Belgio e in Francia il prossimo febbraio.

Artémis ha visto premiata anche un'altra delle sue produzioni. La giuria Emile Cantillon, composta da giovani dai 18 ai 25 anni, ha assegnato il premio Scoperta al primo lungometraggio del capo operatore francese Philippe Van Leeuw, Le jour où Dieu est parti en voyage [+leggi anche:
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. Se il genocidio ruandese è stato già trattato al cinema, Van Leeuw sceglie di declinarne il racconto in un'esperienza angosciante e claustrofobica ambientata nella giungla dove, tra rocce e animali, due estranei sono costretti a condividere lo stesso spazio per sopravvivere.

Da notare, infine, la menzione speciale attribuita a First of all, Felicia [+leggi anche:
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intervista: Melissa de Raaf e Razvan R…
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, opera prima di Melissa de Raaf e Razvan Radulescu prodotta da Hi Films (Romania), FraKas Productions (Belgio) e Unlimited (Francia).

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(Tradotto dal francese)

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