01/09/2002 - Con Poniente la regista spagnola Chus Gutierrez affronta l’argomento emigrazione attraverso una appassionata storia d’amore

Nel suo Poniente la regista Chus Gutierrez (in concorso nella sezione Controcorrente) sceglie come soggetto l’emigrazione portando la macchina da presa in terra d’Andalusia, dove quarant’anni fa gli abitanti furono costretti ad abbandonare le proprie case alla ricerca di una vita migliore. La ricchezza di oggi è la povertà di ieri, e la regista spagnola si sofferma su un argomento tristemente attuale, indagando alla radice di un fenomeno che ancora oggi costringe uomini e donne ad allontanarsi da ciò che ritengono ormai privo di vita, per trovare altrove il filo perduto della speranza. “E’ un film con una sua localizzazione specifica – ha detto la regista – ma che in realtà ha un valore universale”.
Una storia dai difficili equilibri, perfettamente inserita in una attualità complessa, e in grado di conservare la sua valenza filmica. "Ho raccolto tutte le informazioni possibili riguardo all’emigrazione, indagando anche sui sentimenti che questo tipo di abbandono potevano provocare nelle persone che lo subìvano. Ho creato dei personaggi forti e appassionati per una storia che fosse vera ma non reale”. Ed intensi sono infatti i protagonisti del film, Lucia e Curro, tornati entrambi alla terra natia alla ricerca delle radici perdute nei lunghi anni da esuli, ritrovando però un mondo che non gli appartiene più, in cui una nuova ricchezza e una susseguente immigrazione ha portato indelebili trasformazioni.
L’iniziale paura, degli altri o delle differenze, riuscirà però ad esser vinta grazie alla loro appassionata storia d’amore. “Sono convinta che grazie all’amore per l’altro si possa riuscire a riscoprire la speranza, - ha concluso la Gutierrez – e a ritrovare il nostro posto su questa terra”.

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