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KARLOVY VARY 2011 Premi

Restoration trionfa a Karlovy Vary

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Il 46mo Karlovy Vary International Film Festival (1-9 luglio) si è chiuso sabato con la vittoria del Premio principale da parte di Restoration dell’israeliano Joseph Madmony (foto).

Il Gran Premio e il Globo di Cristallo sono stati assegnati dalla Gran Giuria, presieduta da István Szabó.

Il Premio Speciale della Giuria è andato alla co-produzione ceco-slovacca Gypsy [+leggi anche:
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di Martin Šulík. Gypsy ha ottenuto anche una Menzione Speciale per la sua star, il giovane attore non-professionista Ján Mižigár, il Premio Don Quijote della Giuria della International Federation of Film Societies, ed il Premio Europa Cinemas Label.

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Il francese Pascal Rabaté ha ricevuto il Premio al Miglior Regista per Holidays by the Sea [+leggi anche:
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La danese Stine Fischer Christensen ha conquistato la statuetta alla Migliore Attrice per il suo ruolo in Crack in the Shell [+leggi anche:
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di Christian Schwochow. Il film ha conquistato anche il Premio della Giuria Ecumenica.

Il riconoscimento al Miglior Attore è andato a David Morse per la co-produzione statunitense-canadese di Martin Donovan Collaborator, che ha inoltre ricevuto il Premio FIPRESCI.

Un’altra Menzione Speciale è stata assegnata a Jocelin Pook per la musica di Room 304 [+leggi anche:
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di Birgitte Stærmose (Danimarca/Croazia).

Nel concorso East of the West, il premio è andato alla co-produzione macedone-serba Punk's Not Dead di Vladimir Blaževski. Generation P di Victor Ginzburg (Russia/USA) ha ricevuto una Menzione Speciale.

The Good Life di Eva Mulvad (Danimarca) ha portato a casa la statuetta al Miglior Documentario sopra i 30 minuti, mentre Declaration of Immortality di Marcin Koszałka (Polonia) ha conquistato quella al Miglior Cortometraggio Documentario.

Nella sezione Forum of Independents, Sunflower Hour di Aaron Houston (Canada) ha vinto il Premio Independent Camera.

Il Premio NETPAC al Miglior Film Asiatico è andato a Once Upon a Time in Anatolia [+leggi anche:
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di Nuri Bilge Ceylan (Turchia/Bosnia-Erzegovina).

Il documentario croato Marija’s Own di Željka Sukova ha vinto il nuovo Premio FEDEORA (della Federation of Film Critics of Europe and the Mediterranean).

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(Tradotto dall'inglese)

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