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LOCARNO 2011

Pardo d'oro a Abrir puertas y ventanas, premiato L’estate di Giacomo

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La 64ma edizione del Festival internazionale del film di Locarno si è conclusa sabato sera con la vittoria di Abrir puertas y ventanas [+leggi anche:
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intervista: Milagros Mumenthaler
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di Milagros Mumenthaler. Vincitrice del Pardo d'oro ma anche del premio FIPRESCI e del Premio della miglior attrice a Maria Canale, che ne è protagonista, questa coproduzione elvetico-argentina era considerata l'outsider di una competizione che sembrava dovesse essere dominata da un altro film svizzero, il documentario Vol spécial [+leggi anche:
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di Fernand Melgar. Alla fine, quest'aspra critica al sistema giuridico elvetico che permette alle autorità di trattenere in carcere i rifugiati clandestini sino alla loro espulsione su "voli speciali" e per un massimo di due anni, si è dovuta accontentare di una magra doppietta: Premio della giuria ecumenica e Premio della giuria giovani.

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Se quest'anno il Pardo d'oro ha colto tutti alla sprovvista è anche perché è stato aggiudicato a un'opera prima. Nata in Argentina nel 1977, Milagros Mumenthaler ha vissuto in Svizzera fino all'età di 17 anni. Ha studiato cinema alla Universidad del cine di Buenos Aires e alla Haute Ecole d’Art et de Design (HEAD) di Ginevra. E' tuttavia improbabile che questa prossimità con il paese ospitante la manifestazione abbia potuto avere un ruolo nell'attribuzione del Pardo: a Locarno, la proiezione di Abrir puertas y ventanas aveva lasciato la critica svizzera piuttosto fredda e l'unica personalità elvetica della giuria, la regista Bettina Oberli, non avrebbe potuto determinare da sola la sorte del film.

Resta il fatto che questa opera prima ha eclissato tutti i suoi concorrenti nel palmarès. A partire dai quattro film francesi in lizza, un record storico. Nessuno di questi figura nel palmarès, eccetto Un amore di gioventù [+leggi anche:
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intervista: Mia Hansen-Love
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di Mia Hansen-Love, che lascia Locarno con una timida Menzione speciale della giuria. Le altre cinematografie "forti" di questa edizione 2011 ne escono un po' meglio: la Romania ha ricevuto due premi (il Pardo della regia per Adrian Sitaru e il suo attesissimo Best Intentions [+leggi anche:
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e il Premio del miglior attore al protagonista del film, Bogdan Dumitrache), il Giappone riceve un Pardo d’oro speciale della giuria (Tokyo Koen di Shinji Aoyama) e Israele ottiene un Premio speciale della giuria (con Hashoter di Nadav Lapid, che ha riscosso il consenso unanime della critica). L’estate di Giacomo [+leggi anche:
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dell'italiano Alessandro Comodin ha vinto invece il concorso Cineasti del presente; il film è una coproduzione tra Italia, Francia e Belgio.

Ma quello che senza dubbio resterà di questa 64ma edizione – oltre al ricordo di una pioggia torrenziale che ha guastato i primi giorni del festival – è soprattutto il ritorno a un glamour divenuto raro, negli ultimi anni, sulla Piazza Grande. Nell'arco di pochi giorni, infatti, si sono potuti incrociare Harrison Ford e Daniel Craig per le strade sinuose della città ticinese, ammirare il beffardo Abel Ferrara ricevere un Pardo d'onore davanti a migliaia di spettatori svizzeri e stranieri, ascoltare Gérard Depardieu parlare con una voracità pantagruelica del cinema di Pialat e vedere Isabelle Huppert sotto una tenda VIP, sorridente e con una coppa di champagne in mano. Non ancora Cannes o Venezia, forse, ma già più che semplicemente Locarno.

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(Tradotto dal francese)

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