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USCITE Italia

17 ragazze e la censura. Coulin: "Nessun problema negli altri paesi"

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- Il film sarà nelle sale dal 23 marzo con il divieto ai minori di 14 anni. "Possibilità di emulazione" è la motivazione della commissione di revisione cinematografica

"Il clima di suggestione fra i ragazzi e i comportamenti estremamente trasgressivi, in particolare le scene di pericolo alla guida, la scena di abuso del fumo in condizioni particolari di salute e le difficoltà con la gestione del proprio comportamento, evidenziano la possibilità di emulazione ai minori non in grado di elaborare il senso profondo del film". Questa la motivazione ufficiale, arrivata a una settimana dal primo annuncio di censura (leggi la news), con cui la commissione di revisione cinematografica italiana ha bollato 17 ragazze [+leggi anche:
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di Delphine e Muriel Coulin come film vietato ai minori di 14 anni.

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Che questa opera prima delle due sorelle francesi - presentata alla Settimana della Critica di Cannes 2011 (leggi la news) e Premio speciale della giuria all'ultimo Torino Film Festival - non sia il massimo del "politically correct", non vi sono dubbi: gravidanza collettiva e inconsapevole, sesso occasionale e senza precauzioni tra minorenni, fumo e alcol durante la gestazione, guida spericolata col pancione. Spiace però constatare come, con questa decisione, emerga ancora una volta la scarsa fiducia nell'intelligenza degli adolescenti italiani: "Il film è stato mostrato in una ventina di paesi, dall'India agli Stati Uniti, anche nelle scuole", ha affermato Muriel Coulin presentando ieri la pellicola a Roma (assente la sorella perché all'ottavo mese di gravidanza, neanche a farlo apposta). "Non ci sono mai stati problemi, anzi, i ragazzi hanno avuto reazioni costruttive e ne hanno discusso".

"Mi sorprende questo divieto, in un paese come il vostro in cui l'ex presidente del Consiglio si è fatto regalare per il suo compleanno una minorenne", ha aggiunto polemica la Coulin. Ma la regista ha ammesso di aver ricevuto anche in Francia non poche critiche, tra cui quella di "apologia di gravidanze collettive": "Lo dice chi non ha capito il film. La gravidanza collettiva è una bella utopia, ma di certo non il miglior modo per ribellarsi", ribatte. La partita comunque non è conclusa: il film potrebbe approdare già questa mattina a una nuova commissione per la revisione della sentenza, ha confermato Vieri Razzini di Teodora, che lo distribuisce. 17 ragazze esce in Italia il 23 marzo in una trentina di copie.

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