email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FILM Italia

Un detective per caso

di 

Un omaggio a Firenze e alla sua arte. Vanna Paoli dedica il suo nuovo film, The Accidental Detective ad una città immortale e a tutta l’arte che nel corso dei secoli Firenze ha ispirato e conservato. Realizzato con il sostegno del dipartimento dello Spettacolo, pur con notevoli difficoltà produttive dovute ad alcuni cavilli che ne hanno impedito la prevista partecipazione di capitali americani, il film di Vanna Paoli si svolge come una caccia al tesoro, in equilibrio tra suspence e umorismo.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Alla morte di un collezionista d’arte americano, la famiglia viene a conoscenza dell’acquisto di un antico palazzo nel centro di Firenze. Il giovane avvocato della famiglia, David Baley, viene incaricato di indagare sulle ragioni che hanno spinto il magnate ad un acquisto così importante e parte per la città italiana. Ma tra le mura della nobile residenza si nascondono antichi misteri che il giovane Bailey vorrà conoscere a tutti i costi, seguendo le tracce di una preziosa e inedita tavola dipinta dal Sandro Botticelli.
Ispirato al romanzo “La Scritta sul Vetro” di Cristina Acidini, Soprintendente all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il film ne trasforma leggermente la storia per concentrarsi soprattutto sul tema dell’arte “Quando ho letto il libro ho vissuto la stessa emozione che provavo quando passeggiavo per le strade di Firenze, e guardavo le linee irregolari delle facciate degli antichi palazzi” ha raccontato la regista “Da qui sono scattate l’idea e la voglia di fare un film”. Girato quasi interamente a Firenze, tra Palazzo Capponi e Palazzo della Lana, il film ha subito numerosi rallentamenti per le numerose difficoltà produttive “Ho impiegato quattro anni per riuscire a fare questo film e se non fosse intervenuto Mariano Arditi non sarei riuscita a finirlo”, ha sottolineato la stessa Paoli, con amarezza. Una produzione cha ha richiesto la creazione della presunta tavola botticelliana “Diana bacia Endimione” eseguita dalla restauratrice fiorentina Caterina Toso su una tavola di legno del ‘500 secondo le tecniche di Botticelli. “Il quadro è andato all’Art Institute di Chicago insieme al film, dove è stato presentato nel corso di una esposizione dedicata ai De’ Medici, e seguirà il tragitto della mostra andando a Detroit”. Il film uscirà nelle sale di Firenze e di Roma il prossimo 11 aprile.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy