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INDUSTRIA Spagna

Doccia fredda per i produttori

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- Il Governo fissa la detrazione per le riprese di film in Spagna al 20%, due tristi punti sopra l’ancora più triste 18% applicato attualmente

Doccia fredda per i produttori

Nonostante le grandi aspettative, l’attesissima bozza di Legge sulla Riforma Fiscale, che include nuove clausole sulle detrazioni per le riprese cinematografiche in Spagna, ha fissato la percentuale al 20%, due tristi punti sopra l’ancora più triste 18% applicato in Spagna. La cifra, molto inferiore alla media europea e dei paesi vicini, è un handicap evidente per il settore della produzione, che da anni chiede al Governo un adeguamento.

Da quando si è saputo che oggi, lunedì 23 giugno, il ministro delle Finanze Cristóbal Montoro avrebbe illustrato la bozza di Legge sull’Imposta sulle Società, il cui articolo 36 si riferisce espressamente all’industria cinematografica, sono partite le congetture. Ieri sera, la gran parte del settore dava per certo che la percentuale degli sgravi fiscale avrebbe ruotato intorno ad un soddisfacente 30% come conseguenza delle molte riunioni tra rappresentanti del settore e del Governo.

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L’importo massimo che un film può detrarre è inoltre di 3M€, quindi le produzioni internazionali oltre i 15M€ non avranno grandi incentivi per spostare le loro riprese in Spagna, che per le sue strutture, il clima e i professionisti potrebbe aspirare a molto di più.

Le reazioni non si sono fatte attendere e Ramón Colom, presidente dei produttori di FAPAE, ha affermato: “Ci aspettavamo di più e, per come è scritto nella bozza che ci è arrivata, ci sembra insufficiente. […] È un problema di concorrenza. Con queste cifre non possiamo competere con altri paesi (Germania, Italia o Francia hanno fino al 40%) e il risultato è dannoso per l’industria spagnola”.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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