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INDUSTRIA Italia

Cartoon Italia entra in ANICA

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- L’associazione raccoglie 16 strutture del settore con circa 3.000 addetti, per un fatturato medio annuo di 100 milioni di euro

Cartoon Italia entra in ANICA

Le imprese italiane dell’animazione si affiliano all’ANICA. L’Associazione “Cartoon Italia”, che raccoglie 16 strutture del settore - le quali rappresentano per fatturato circa l’85% dell’intero mercato nazionale - dal primo gennaio 2016 entrerà come aderente all’interno dell’Associazione delle imprese cinematografiche e audiovisive .

“Il settore dell’animazione è veramente strategico e trasversale all’intero comparto audiovisivo italiano – ha dichiarato Riccardo Tozzi, presidente ANICA. “L’industria del cartoon utilizza tecniche a elevato carattere di specializzazione ma il suo linguaggio è il più accessibile a livello globale, capace di rivolgersi a tutti i segmenti di pubblico, attraverso tutti i mezzi di comunicazione e distribuzione. Da diverso tempo collaboriamo su molti fronti, ciascuno portando la propria specificità e le proprie competenze: la formalizzazione del rapporto sigilla la volontà di servire sempre meglio gli interessi delle imprese del mondo audiovisivo e di condividere sempre più unitariamente obiettivi e percorsi di sviluppo”.

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“Sono molto contenta di questo accordo di collaborazione – ha dichiarato Anne-Sophie Vanhollebeke,  Presidente di Cartoon Italia - anche perché l’evoluzione attuale dell’audiovisivo in Italia, ma anche in Europa, non permette più la frammentazione dei comparti e delle forze, ma richiede una sempre maggiore sinergia. Fare un film, che sia per il cinema, la televisione o internet, che sia in live action, in animazione, o che sia un documentario, ha sempre un denominatore comune: il lavoro di squadra”.

Il comparto dell’animazione cinematografica e televisiva in Italia comprende circa 3.000 addetti, inclusi i free lance, con un fatturato medio annuo di oltre 100 milioni di euro ed è in grado di fornire, grazie anche ad accordi di co-produzione con i partner europei, centinaia di ore annue di programmi. Il settore si estende inoltre all’indotto del licensing e alle produzioni pubblicitarie, ai video games, alle app per tablet e smartphone, all’editoria digitale, agli effetti speciali e alla simulazione in campo industriale, scientifico, medico e architettonico.

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