Parte la seconda promettente edizione di Filmadrid
- La manifestazione d'avanguardia comincia oggi, 2 giugno, con un’eclettica programmazione d’autore che sorprenderà per la sua complessità e audacia
Se un anno fa i madrileni potevano felicitarsi della nascita di Filmadrid e del suo grande successo, oggi possono festeggiare l’arrivo della sua seconda edizione: dal 2 all’11 giugno nella capitale spagnola saranno proiettati 60 titoli tra i più temerari. Nati dall’indipendenza più militante, si potranno vedere nelle diverse sezioni della manifestazione titoli come John From [+leggi anche:
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scheda film], meraviglia onirica del lusitano Joao Nicolau; Noite Sem Distancia, cortometraggio coprodotto da Spagna e Portogallo che rappresenta una sorta di approccio alla finzione del galiziano Lois Patiño, e No Cow On the Ice [+leggi anche:
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scheda film] (Spagna/Svezia) di Eloy Domínguez Serén o qualcosa di simile al rovescio realista del programma Spagnoli nel mondo.
Altri piatti forti della manifestazione saranno i film d’apertura e chiusura: Francofonia [+leggi anche:
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scheda film] di Alexandr Sokurov e 11 Minutes [+leggi anche:
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Q&A: Jerzy Skolimowski
scheda film] di Jerzy Skolimowski. Si segnalano anche l’omaggio alla compianta Chantal Akerman (sarà proiettato il suo ultimo film No Home Movie [+leggi anche:
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scheda film]) e i Focus dedicati all’italiano Pietro Marcello (con l’uscita spagnola di Bella e perduta [+leggi anche:
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intervista: Pietro Marcello
scheda film]), il belga Boris Lehman e il brasiliano Júlio Bressane; la proiezione di The Event [+leggi anche:
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scheda film] di Sergei Loznitsa, e le prime mondiali di Amijima dello spagnolo Jorge Suárez-Quiñones, Espectro cromático, cortometraggio di Albert Alcoz e Los (De) pendientes dell’argentino Sebastián Wiedemann.
Nel programma di Filmadrid 2016 spiccano poi le attività popolari e dal vivo organizzate da uomini di cinema come Lluis Miñarro, Javier Rebollo, Takashi Makino e Luis López Carrasco, che fa parte della giuria della sezione ufficiale insieme alla programmatrice francese Lili Hinstin e il critico americano Jonathan Rosenbaum. Quest’ultimo sarà protagonista di una conversazione con il giornalista Carlos F. Heredero intitolata Movie Mutations: evoluzione del canone nel cinema statunitense.
(Tradotto dallo spagnolo)
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