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BOX OFFICE Norvegia

I cinema norvegesi fanno il pieno di spettatori, ma per i film internazionali

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- A Pasqua la Norvegia realizza il miglior risultato dell’ultimo decennio, ma solo il 6,4% di spettatori sceglie pellicole norvegesi, ignorate dal pubblico tra i 16 e i 24 anni

I cinema norvegesi fanno il pieno di spettatori, ma per i film internazionali
Little Grey Fergie Saves the Farm di Peder Hamdahl Næss

Dopo i 13,1 milioni di spettatori registrati lo scorso anno, i cinema norvegesi restano affollati e realizzano il loro migliore risultato dal 1983 – nonché il miglior aumento di percentuale d’Europa – con un picco di biglietti venduti pari a 542.894 (50.000 in più rispetto al 2016) nel fine settimana di Pasqua del 14-18 aprile e un incremento del 3,6% dell’affluenza annuale.

“Sebbene molti norvegesi preferiscano recarsi nei fjells (altipiani), il periodo di Pasqua si conferma buono per i cinema,” ha spiegato Guttorm Petterson, direttore generale dell’associazione Film & Kino. La cattiva notizia, semmai, riguarda la magra porzione del 6,4% ottenuta dai film nazionali contro quella del 23,9% registrata l’anno scorso, sempre durante le vacanze pasquali.

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Le produzioni a stelle e strisce sono quelle che hanno maggiormente attirato gli spettatori: tra queste, spiccano l’ottavo capitolo della saga Fast & Furious di F Gary Gray, con 167.369 ingressi, il film d’animazione di Tom McGrath Boss Baby, con 151.580 biglietti e la fiaba per tutta la famiglia La bella e la bestia di Bill Condon, con 44.407 spettatori.

I titoli norvegesi si sono così dovuti accontentare di 34.850 biglietti venduti, con due commedie per famiglie e un film drammatico in testa alla classifica: Little Grey Fergie Saves the Farm di Hamdahl Næss (12.811 ingressi), Casper and Emma Go Hiking [+leggi anche:
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di Arne Lindtner Næss (10.732 ingressi) e, infine, The Tree Feller [+leggi anche:
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intervista: Jorunn Myklebust Syversen
scheda film
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di Jorunn Myklebust Syversen con 5.986.

Nel frattempo, il Norwegian Film Institute ha pubblicato un’indagine sull’affluenza nelle sale cinematografiche norvegesi, arrivando alla conclusione che la fascia di spettatori più giovani, tra i 16 e i 24 anni, ha ridotto drasticamente del 50% la presenza nei cinema: se nel 2000, infatti, i giovani andavano al cinema 10 volte all’anno, nel 2015 la loro frequenza si è abbassata a 5,2 volte.

“Il fatto che sempre meno ragazzi guardino i film norvegesi significa che, con il tempo, si avrà una diminuzione anche del pubblico di adulti: quando questi giovani cresceranno, infatti, non nutriranno lo stesso interesse per le pellicole nazionali,” ha detto il produttore Pål Røed. “Bisogna lavorare su questo dato, perché questo è un pubblico molto importante per il cinema,” ha fatto eco Stine Helgeland, direttrice della promozione e delle relazioni internazionali presso l’istituto. Secondo la rivista di cinema norvegese Rushprint, infine, da ormai qualche tempo le produzioni destinate a un pubblico giovane non sembrano più essere una priorità per i produttori del paese.

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(Tradotto dall'inglese)

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