Negli abissi dell'ambizione
Bienvenido a Farewell-Gutmann, secondo lavoro di Xavi Puebla (Barcellona, 1969), arriva oggi, 4 luglio, nei cinema spagnoli. Il film è uno dei più premiati degli ultimi mesi: al Festival di Malaga (migliore attrice Ana Fernández e miglior musica a Mikel Salas) e al Rec08 (miglior film). Una produzione per niente commerciale, difficile da inquadrare in un genere preciso.
La sceneggiatura, scritta dallo stesso Puebla insieme a Jesús Gil Vilda e ispirata a un precedente corto del regista (La entrevista, 1998), comincia con la morte del direttore delle Risorse umane dell'impresa farmaceutica Farewell-Gutmann, evento che scatena una feroce competizione tra i pretendenti alla successione, Lázaro (Adolfo Fernández), Adela (Ana Fernández) e Fernando (Lluís Soler). Sarà l'eccentrico Luger (Héctor Colomé) a selezionare il più adatto al posto, o almeno è ciò che tutti credono.
Girato in modo teatrale e austero, con una scenografia scarna e grande attenzione alla storia e alla recitazione degli ottimi attori, Puebla è riuscito a realizzare il suo progetto sulle relazioni umane nell'ambito lavorativo, benché l'attenzione si sposti poi sullo studio dei conflitti umani scatenati dalla snaturalizzazione dell'essere umano dinanzi alla prospettiva del successo professionale. Insomma, come ha sottolineato la stessa squadra artistica, “una favola poetica sulle malattie dell'anima”.
La pellicola, prodotta da Quimelca, sarà distribuita da Aurum in 55 copie.
(Tradotto dallo spagnolo)
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