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BERLINALE 2021 Forum

Recensione: The First 54 Years: An Abbreviated Manual for Military Occupation

di 

- BERLINALE 2021: Il celebre documentarista israeliano Avi Mogbrai torna a Berlino con uno studio cupo sulla politica militare israeliana, composto principalmente da interviste e teste parlanti

Recensione: The First 54 Years: An Abbreviated Manual for Military Occupation
Avi Mogbrai in The First 54 Years: An Abbreviated Manual for Military Occupation

In The First 54 Years: An Abbreviated Manual for Military Occupation [+leggi anche:
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intervista: Avi Mograbi
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, il regista Avi Mograbi si mostra tanto scherzoso quanto arrabbiato, così come nei suoi documentari precedenti; ma nonostante la serietà del suo soggetto, questo non è uno dei suoi film più ambiziosi e di ampio respiro. Questa coproduzione franco-finlandese-israeliano-tedesca è stata presentata in anteprima nella sezione Forum della Berlinale, che aveva ospitato anche il feroce documentario di Mograbi, Between Fences [+leggi anche:
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, e che si distingue per la selezione di film che affrontano il conflitto israelo-palestinese con un approccio formale innovativo.

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Il quadro argomentativo di Mograbi coincide con la presa di coscienza di una generazione di israeliani del proprio ruolo nel perpetuare l'occupazione della Cisgiordania e della Striscia di Gaza.I l film si presenta come una video parodia “pedagogica”, una guida “pratica” per raggiungere il dominio territoriale e ottenere il trasferimento della popolazione, il tutto con il tono rilassato di un tutorial di cucina. Mograbi ha sempre posto al centro del proprio lavoro la sua presenza. Qui, si dirige dritto verso la telecamera con un bagliore malizioso negli occhi: la sua falsa gioia suggerisce come l'ironia sia diventata il miglior metodo pedagogico, piuttosto che la solennità rispettosa verso le vittime dell'occupazione.

Il triste destino del conflitto israelo-palestinese è stato ben trattato nel cinema documentario, nel lavoro di israeliani liberali e di sinistra, artisti e giornalisti palestinesi e internazionali. La sua pervasività sulla stampa globale e l'attivismo studentesco significa che molti di noi sono in grado, all’occorrenza, di fare un rapido riassunto degli eventi (questa tendenza è opportunamente satirizzata nelle opere della prodigiosa scrittrice irlandese Sally Rooney). L'approccio di Mograbi si è sempre contraddistinto per la sua originalità discorsiva in questo ambito; è più sfumato, ma profondamente di parte, ed è incline a usare alcuni angoli interpretativi strani, come l'uso della storia biblica di Sansone in Avenge But One of My Two Eyes [+leggi anche:
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. The First 54 Years non manca di saggezza e testimonianze rilevanti, ma il suo approccio è troppo sbilanciato verso l'informazione, piuttosto che l’approfondimento.

Mograbi non ha nemmeno ripreso le testimonianze in video in prima persona. Queste provengono dall'archivio dell'organizzazione Breaking the Silence, un gruppo legato alle Forze di Difesa Israeliane, creato in modo che i suoi soldati potessero informare il pubblico sulle condizioni nei territori. Sono intervallate, sotto forma di clip di generosa lunghezza, dalle mappe animate di Mograbi che mostrano l’impoverimento della terra e da filmati d'archivio di osservazione che sono più forti di ciò che spesso vediamo nei notiziari. Gli intervistati, che vanno dagli uomini in servizio obbligatorio ai comandanti militari di alto rango, formano un coro greco che mette in mostra i metodi astuti e talvolta raccapriccianti di affermare l'autorità e sopprimere qualsiasi forma di resistenza.

La complessità che Mograbi riesce a evidenziare è l’elemento che impatta di più. Lo attribuisce a una forma di condizionamento psicologico: far sentire alla maggioranza occupata che non ci sono alternative, e fare in modo che sia riconoscente per la poca indipendenza che ha. Il senso di reclusione, creato dall'espropriazione della terra, dalle massicce barriere di sicurezza e dalla labirintica successione di posti di blocco, è evocato con agghiacciante lucidità. Da notare che non c’è un solo intervistato palestinese a corroborare queste affermazioni: è un film contro l'occupazione raccontato interamente da israeliani. Questa crescente consapevolezza collettiva da parte dei cittadini israeliani offre un barlume di speranza per il futuro, anche se questo particolare film può solo intravederlo da lontano.

The First 54 Years: An Abbreviated Manual for Military Occupation è prodotto da Les Films d’Ici e 24Images. I coproduttori sono ARTE France, Citizen Jane Productions, ma.ja.de Productions e Avi Mograbi. Le vendite mondiali sono rappresentate da The Party Film Sales.

David Katz

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(Tradotto dall'inglese)

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