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DISTRIBUZIONE / USCITE / ESERCENTI Europa

Le sale italiane riaprono, Francia e Regno Unito scaldano i motori

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- Da oggi in Italia i cinema sono aperti, ma non c’è certezza sui film. In Europa ancora molti Paesi nel dubbio, per Francia e UK si parla del 17 maggio

Le sale italiane riaprono, Francia e Regno Unito scaldano i motori
Nomadland di Chloé Zhao

I cinema hanno la possibilità di riaprire da oggi in Italia, nelle regioni in “zona gialla” (basso indice di contagio covid-19), ma non c’è certezza su quante sale ripartiranno e con quali film. Alcuni distributori negli ultimi giorni hanno annunciato i primi titoli, a partire da Nomadland, il film diretto da Chloé Zhao fresco vincitore di tre premi Oscar come Miglior Film, Miglior Regista e Miglior Attrice (Frances McDormand) (leggi la news), che arriverà in sala dal 29 aprile. Ci sarà una "crescita costante e graduale di schermi che riprenderanno l'attività, non ci saranno riaperture di massa. Ci sono strutture come quelle più grandi periferiche il cui pubblico è in prevalenza giovane, che non possono pensare di riaprire con la possibilità di effettuare l'ultimo spettacolo al massimo alle 19.30”, ha spiegato Luigi Lonigro, presidente dei distributori nell'Anica e direttore di 01 Distribution, facendo riferimento al coprifuoco delle 22.00 vigente in Italia. Ma tantissimi sono i segnali di ottimismo che arrivano dagli esercenti, come quello del cinema Beltrade di Milano, che ha festeggiato la riapertura lanciando dalle 6 del mattino una mini-maratona con la proiezione di Caro diario di Nanni Moretti, che ha registrato il sold out.

Come si può leggere nell’articolo di Cineuropa che aggiorna costantemente la situazione, in Europa alcuni Paesi hanno già riaperto: Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Kosovo, Lituania, Montenegro, Serbia, Svezia con la limitazione di solo 8 spettatori per sale, Romania e Norvegia con strette limitazioni, Portogallo con l’eccezione di 7 municipi. Altri lo stanno facendo in questi ultimi giorni, come la Svizzera, dove le sale hanno riaperto le porte gradualmente dal 21 aprile, con le opportune misure anti-contagio (50 spettatori per sala al massimo e distanza di 1,5 metri) e programmando titoli statunitensi come Wonder Woman 1984 e Chaos Walking, con The Nest [+leggi anche:
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, il messicano Los lobos, ed europei come il finlandese Aalto [+leggi anche:
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, oltre naturalmente a molte produzioni nazionali. Per il resto d'Europa le aperture sono rimandate a data da destinarsi.

Maggiore certezza per il Regno Unito, che al momento ha stabilito il 17 maggio come data di riapertura con misure di sicurezza piuttosto restrittive e maggiore elasticità per metà giugno. Si parla di 17 maggio anche per la Francia, dove il Festival di Cannes è stato rimandato al 6-17 luglio, e dove almeno 400 film sono pronti ad uscire, sempre che l’evoluzione della pandemia rimanga nei limiti di sicurezza e attuando una strategia di riapertura che prevede le prime 3 settimane con il 35% delle poltrone disponibili, le tre successive al 50%, per arrivare alla capienza totale dopo questo periodo di test.

In Italia, si è passati dal 25% della temporanea riapertura del giugno 2020 al 50% dei posti occupabili oggi in sala, con un massimo di 500 al chiuso e di 1000 all'aperto. Quello del 26 aprile “è un nuovo inizio, un primo passo simbolico del percorso”, commenta il presidente dell'Anec-Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Mario Lorini, che spiega come dei 4.000 schermi che contano le sale al chiuso solo il 10-15% abbiano spazi all'aperto, che non sono sufficienti affinché ci siano le condizioni per far ripartire il mercato in maniera strutturata e quindi l'uscita di tutti i film già pronti. "I film sui blocchi di partenza pronti ad uscire in sala sono molti e importanti, la produzione per ripartire da maggio e arrivare a Natale c’è. Quest'anno i set italiani sono stati numerosissimi, si è parlato di oltre 200 produzioni e abbiamo anche il ritorno di opere americane ed europee con nuove uscite a maggio, giugno e luglio”. Tra i film annunciati per le prossime settimane, oltre a Nomadland, ci sono altri premiati agli Oscar, come Mank (Lucky Red) e Minari (Academy 2), produzioni italiane la cui distribuzione era stata bloccata dal virus, come Cosa sarà [+leggi anche:
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