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BERLINALE 2022 Concorso

Recensione: A Piece of Sky

di 

- BERLINALE 2022: Il secondo lungometraggio di Michael Koch è un melodramma alpino, scandito da strani intermezzi musicali

Recensione: A Piece of Sky

Le Alpi svizzere hanno una risonanza particolare nell'immaginario collettivo: sono sinonimo di placidità, bellezza e isolamento, ma sono meno spesso associate al cinema, se si eccettua James Bond che sfreccia sulle loro piste. Ma l'attore svizzero diventato regista Michael Koch cerca di demistificare le Alpi in A Piece of Sky [+leggi anche:
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, il suo primo film in concorso alla Berlinale dopo il suo esordio, Marija [+leggi anche:
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, presentato a Locarno. Come molti registi di cinema d’autore prima di lui, il suo sguardo ravvicinato su questa regione trova una comunità aggrappata alla tradizione e che fatica ad adattarsi alla modernità. Lo sguardo si concentra poi su una relazione amorosa caratterizzata da una turbolenta incomunicabilità. Alla cerimonia di premiazione di mercoledì, il film ha ottenuto una menzione speciale dalla giuria del concorso.

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L'obiettivo di Koch è mostrarci una versione delle Alpi agli antipodi del tipico immaginario kitsch fatto di laghi cristallini e animali che pascolano tranquilli. Ma quando iniziamo a definire i contorni strutturali del film, questo si allontana troppo dall'universo sociale rappresentato per regalarci un dramma sentimentale dove tutto ciò che viene a ostacolare il rapporto della coppia in questione sembra arbitrario. Il risultato è che A Piece of Sky si ritrova in un vicolo cieco di miserabilismo, nonostante sia filmato da ciò che sembra essere il Monte Olimpo.

Iniziamo con l’incontro fra i due protagonisti, in senso ingenuamente classico, anche se il ragazzo è un contadino di montagna, con una tuta bianca ingrigita dal sudore, e la ragazza è una taciturna barista che fissa le birre schiumose che serve agli operai fuori servizio nella taverna di sua madre. Questi sono Marco (Simon Wisler, contadino anche nella vita reale a capo di un cast di non professionisti) e Anna (Michèle Brand, che si è formata come architetto), e proveranno a stare insieme. La loro relazione inizialmente ha una tonificante carnalità: il primo atto mostra Anna che balla una specie di lap dance per Marco su una canzone rock non appena i suoi colleghi più grandi hanno lasciato il locale. Una sequenza, all'inizio del film, mostra gli uomini che si sforzano goffamente di far accoppiare un toro con una mucca; essa trova un'eco più avanti in una scena in cui i nostri amanti fanno sesso a cielo aperto sul dorso di una montagna. L'insieme è piuttosto paradisiaco, e la tragedia che ne segue è la cosa più vicina alla storia del serpente.

Presto Marco si comporta in modo imprevedibile e riesce a malapena a stare in piedi; si scopre che ha sviluppato un tumore al cervello e che è necessario un intervento chirurgico. Ma questo non elimina ulteriori comportamenti irregolari da parte sua, fino a un'interazione ambigua con la figlia di Anna, nata da una relazione precedente. L'atmosfera molto locale, accompagnata dalla riprovazione di amici, vicini e colleghi che seguono da vicino i loro problemi di coppia, e sommata alla svolta disperata che prende la trama, danno a A Piece of Sky un’aria da soap opera che Koch non sembra cercare volutamente. E poi, mentre Marco e Anna confermano la loro devozione reciproca, tra le macerie del loro amore iniziale, non si può fare a meno di pensare a Le onde del destino di Lars von Trier, ma senza l'ironia cara al regista danese, che sa sempre come aggirare i cliché di tali scenari.

Koch sceglie di non usare musica non diegetica, ma la sua strategia, quando vuole davvero incorporare certi brani, è eloquente. In primo luogo, abbiamo un coro arroccato sui verdi pendii, che intona inni che fungono da commento agli eventi, come un coro greco. Verso la metà del film, la troupe musicale di un film di Bollywood viene a girare sul posto, producendo uno stridente cambio di tono, e non viene mai più menzionata. Questi due esempi testimoniano il desiderio di questo film di sorprendere ed essere nuovo, ma anche il fatto che non riesce a convincerci del tutto.

A Piece of Sky è una coproduzione svizzero-tedesca guidata da Hugofilm Productions, Pandora Filmproduktion, SRF - Schweizer Radio und Fernsehen, SRG SSR e ARTE Deutschland. New Europe Film Sales si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 14/02/2022: Berlinale 2022 - A Piece of Sky

37 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Michael Koch, Christof Neracher, Christoph Friedel, Josef Aschwanden, Michèle Brand, Simon Wisler
© 2022 Fabrizio de Gennaro & Dario Caruso for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it, dario-caruso.fr, @studio.photo.dar, Dario Caruso

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