Paolo Sorrentino trionfa ai David di Donatello
- È stata la mano di Dio ottiene 5 premi, tra cui miglior film e regia. 6 David, per lo più tecnici, a Freaks Out. 3 statuette per Ennio, 2 per Ariaferma e Qui rido io

Miglior film, regia, attrice non protagonista (Teresa Saponangelo), fotografia e David giovani: è il bottino che si porta a casa Paolo Sorrentino con il suo È stata la mano di Dio [+leggi anche:
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intervista: Paolo Sorrentino
scheda film] in occasione della 67ma edizione dei David di Donatello, i più importanti premi del cinema italiano che sono stati consegnati ieri sera durante una cerimonia tornata in presenza, finalmente, e trasmessa in diretta su Rai1 dagli studi di Cinecittà. Il suo diretto antagonista, Freaks Out [+leggi anche:
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intervista: Gabriele Mainetti
scheda film] di Gabriele Mainetti (i due film erano entrambi nominati in 16 categorie), ha fatto il pieno di David tecnici: miglior scenografia, fotografia (ex aequo con È stata la mano di Dio), trucco, acconciatura, effetti visivi e anche produttore.
Le categorie dell’interpretazione hanno visto il trionfo delle prime volte: oltre a Saponangelo, primo David e prima candidatura anche per la miglior attrice protagonista, la 17enne Swamy Rotolo di A Chiara [+leggi anche:
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intervista: Jonas Carpignano
scheda film] di Jonas Carpignano, e per l’attore non protagonista, un emozionatissimo Eduardo Scarpetta per Qui rido io [+leggi anche:
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intervista: Mario Martone
scheda film] (il film di Mario Martone vince anche per i costumi). Il David per il miglior protagonista va invece al veterano Silvio Orlando (terzo David per lui) per Ariaferma [+leggi anche:
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intervista: Leonardo Di Costanzo
scheda film]. Il film di Leonardo di Costanzo incassa anche il David per la miglior sceneggiatura originale, mentre la miglior sceneggiatura non originale è quella di L’Arminuta [+leggi anche:
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intervista: Giuseppe Bonito
scheda film] di Giuseppe Bonito.
Accolta da un applauso fragoroso la vincitrice del David per il miglior esordio alla regia, Laura Samani per Piccolo corpo [+leggi anche:
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intervista: Laura Samani
scheda film]. Miglior documentario è Ennio [+leggi anche:
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making of
scheda film] di Giuseppe Tornatore (è l’11mo David della sua carriera), che spicca anche nelle categorie suono e montaggio.
Il miglior film internazionale è Belfast [+leggi anche:
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scheda film] di Kenneth Branagh.
La serata di festa del cinema italiano ha visto in più momenti i professionisti dell’audiovisivo appellarsi al pubblico, a fronte della crisi delle sale cinematografiche, dove il contestato obbligo di indossare le mascherine anti Covid permane fino al 15 giugno: “Dobbiamo tornare in sala a vedere il cinema”, è la sintesi di Paolo Del Brocco, ad di Rai Cinema, “perché senza la sala il cinema italiano muore”.
I vincitori dei 67mi David di Donatello:
Miglior film
È stata la mano di Dio [+leggi anche:
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intervista: Paolo Sorrentino
scheda film] - Paolo Sorrentino
Miglior regia
Paolo Sorrentino - È stata la mano di Dio
Miglior esordio alla regia
Laura Samani - Piccolo corpo [+leggi anche:
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intervista: Laura Samani
scheda film] (Italia/Francia/Slovenia)
Miglior attrice protagonista
Swamy Rotolo - A Chiara [+leggi anche:
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intervista: Jonas Carpignano
scheda film] (Italia/Francia)
Miglior attore protagonista
Silvio Orlando - Ariaferma [+leggi anche:
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intervista: Leonardo Di Costanzo
scheda film] (Italia/Svizzera)
Miglior attrice non protagonista
Teresa Saponangelo - È stata la mano di Dio
Miglior attore non protagonista
Eduardo Scarpetta - Qui rido io [+leggi anche:
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intervista: Mario Martone
scheda film] (Italia/Spagna)
Miglior sceneggiatura originale
Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella - Ariaferma
Miglior sceneggiatura non originale
Monica Zapelli, Donatella Di Pietrantonio - L’Arminuta [+leggi anche:
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intervista: Giuseppe Bonito
scheda film] (Italia/Svizzera)
Miglior produttore
Freaks Out [+leggi anche:
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intervista: Gabriele Mainetti
scheda film] (Italia/Belgio) – Andrea Occhipinti, Stefano Massenzi, Mattia Guerra (Lucky Red); Gabriele Mainetti (Goon Films); Rai Cinema
Miglior fotografia
Daria D’Antonio - È stata la mano di Dio
Michele D’Attanasio - Freaks Out
Miglior compositore
Nicola Piovani - I fratelli De Filippo [+leggi anche:
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scheda film]
Miglior canzone originale
La profondità degli abissi (Manuel Agnelli) - Diabolik [+leggi anche:
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scheda film]
Miglior scenografia
Massimiliano Sturiale, Ilaria Fallacara - Freaks Out
Migliori costumi
Ursula Patzak - Qui rido io
Miglior trucco
Diego Prestopino, Emanuele De Luca, Davide De Luca - Freaks Out
Miglior acconciatura
Marco Perna - Freaks Out
Miglior montaggio
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making of
scheda film] - Massimo Quaglia, Annalisa Schillaci (Italia/Belgio/Cina/Giappone)
Miglior suono
Ennio
Migliori effetti visivi
Freaks Out
Miglior documentario
Ennio - Giuseppe Tornatore
Miglior film internazionale
Belfast [+leggi anche:
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scheda film] - Kenneth Branagh (Regno Unito)
David Giovani
È stata la mano di Dio - Paolo Sorrentino
Miglior cortometraggio
Maestrale - Nico Bonomolo
David dello spettatore
Me contro te - Il mistero della scuola incantata
David speciale
Sabrina Ferilli
Antonio Capuano
David alla carriera
Giovanna Ralli
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