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SOLETTA 2023

Recensione: Amine-Held auf Bewährung

di 

- Nel suo film vincitore del Prix du public di Soletta, Dani Heusser mette in scena con pudore le peripezie di Amine, immigrato guineano che sogna un futuro migliore in Svizzera

Recensione: Amine-Held auf Bewährung
Amine Diare Confé in Amine-Held auf Bewährung

Redattore, produttore e responsabile redazionale per diverse emissioni televisive svizzere, dal 2015 Dani Heusser è anche regista indipendente e docente in creazione di contenuti video alla ZHAW (Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften). Il suo primo lungometraggio Amine-Held auf Bewährung, vincitore del Prix du public alle Giornate di Soletta, si avventura nel quotidiano di un personaggio al contempo luminoso e complesso, di una sincerità disarmante ma anche custode di un passato tormentato che custodisce gelosamente.

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Amine Diare Confé è scappato dalla Guinea per raggiungere l’Europa quando aveva solamente quindici anni. Il viaggio è stato traumatico, come per molti alti migranti, marcato dalla violenza e dalle privazioni, un viaggio della speranza alla ricerca di un eldorado che si rivela spesso meno idilliaco del previsto. Malgrado le numerose difficoltà legate alla sua domanda d’asilo e ad un quotidiano incerto nel quale la lotta per esistere diventa quotidiana, Amine continua a sognare un luogo protetto nel quale ricostruirsi.

Durante la prima ondata pandemica di Covid, la sua inarrestabile energia vitale lo spinge a lanciare l’iniziativa “Essen füre Alle” con lo scopo di procurare cibo gratuito alle persone bisognose. Il suo lavoro di volontariato trasforma questo giovane di 22 anni nel richiedente l’asilo più famoso della Svizzera. Le sue giornate sembrano infinite, scandite dal lavoro in favore dell’associazione e i brevi momenti di solitudine passati nella sua minuscola camera cogitando su un futuro che malgrado le difficoltà si ostina a vede luminoso. Sostenuto da amici conosciuti dopo il suo arrivo in Svizzera, il protagonista del film continua a credere malgrado tutto in un sistema che non vuole regalargli una stabilità desiderata con tutte le sue forze.

Amine-Held auf Bewährung mette in scena le peripezie di un personaggio che come molti altri lotta per la propria dignità, per il diritto ad una vita migliore. Quello che attrae però nel destino di Amine non è tanto la sua eccezionale vitalità o l’instancabile umanità che lo caratterizzano ma piuttosto le zone d’ombra che ne incupiscono in modo quasi impercettibile lo sguardo. Amine non parla mai direttamente del suo passato doloroso e se lo fa lo fa attraverso delle animazioni che ne illustrano i propositi. Il dolore preferisce custodirlo dentro di sé, con un accanimento spesso difficile da comprendere. Quali sono le conseguenze di questo rifiuto di affrontare le ferite del passato? L’apparente stabilità e forza di carattere del nostro eroe sono in effetti fragili, messe costantemente alla prova da ricordi che ritornano ciclicamente a tormentarlo. Sono proprio questi micro momenti di dubbio, queste fessure dell’anima a regalare ad Amine la sua umanità, a trasformarlo in porta parola di un numero incalcolabile di destini che come il suo dipendono dal volere altrui. Il protagonista del film crede di non avere il diritto di guardarsi dentro, spaventato da quello che potrebbe trovare, terrorizzato all’idea di essere sopraffatto dalla parte d’ombra che in fondo fa parte di ognuno di noi.

Amine-Held auf Bewährung è un film che trasforma l’angoscia in speranza, il rancore in lotta per un futuro nel quale vivere in pace con sé stessi e con le proprie ferite.

Amine-Held auf Bewährung è prodotto dalla zurighese Catpics e dalla SRF Schweizer Radio und Fernsehen.

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