email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

IFFR 2023 Concorso Big Screen

Recensione: Drawing Lots

di 

- L'ultimo film del defunto regista georgiano Zaza Khalvashi, completato dalla figlia Tamta, offre un'istantanea della vita comunitaria nella città di Batumi, sul Mar Nero

Recensione: Drawing Lots

La città costiera georgiana di Batumi non è Odesa, ma porta con sé il peso della tumultuosa storia del Mar Nero. Oggi è divisa tra la parte sud-orientale, ricca di denaro e di investimenti, vicina al confine turco, con le sue torri di acciaio e vetro, gli hotel di lusso e i casinò, e la parte nord-occidentale, più povera, abitata da persone normali. La disposizione abitativa abituale è un insieme di case di diverse dimensioni, tipologie, età e stati di decadenza che circondano un cortile comune. È in una di queste comunità che si svolge l'ultimo film del regista georgiano Zaza Khalvashi, Drawing Lots [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Presentato in anteprima mondiale al Concorso Big Screen dell'IFFR, il film era ancora in fase di produzione quando Khalvashi è morto nel 2020 ed è stato completato dalla figlia Tamta Khalvashi (accreditata come co-regista), dal direttore della fotografia Giorgi Shvelidze e dal montatore Levan Kukhashvili.

Pur essendo girato in bianco e nero, il film ha un approccio che ricorda quello di Amarcord di Fellini: ci sono molti personaggi con molte storie diverse che spesso si sovrappongono, ma i registi non approfondiscono nessuna di esse. Piuttosto, creano uno spaccato di come vive questa comunità affiatata. Il film si apre con un giovane che suona una chitarra elettrica malandata sul suo balcone e quando vediamo il monitor del computer che mostra le immagini di quattro telecamere di sorveglianza nella stanza di un anziano che si sveglia nella casa di fronte, capiamo che sono le 7.30 del mattino.

Fuori campo, un marito o un padre apparentemente immobile urla a una donna di mezza età di portargli del cibo. Un violinista sta indossando con cura il suo abito nero prima di andare in salotto e trovare due anziani addormentati davanti alla TV, per poi entrare in cucina dove due giovani dormono a tavola. La loro relazione rimane poco chiara, così come quella di molti altri personaggi. Un uomo torna dal carcere per minacciare una donna dall'aria affaristica, alla ricerca dei soldi che il padre pare abbia rubato. Una coppia di mezza età distaccata è sorpresa quando viene a sapere che l'autista del padre ha sposato la loro figlia. Un motociclista viene cacciato da una madre arrabbiata mentre porta dei fiori per la figlia.

Il nome del film deriva da un gioco simile a quello del lotto, praticato soprattutto dalle donne nel cortile durante il giorno. Ci sono chiacchiere, giovialità, cibo e bevande. Oltre al georgiano, sentiamo anche il russo. Per la maggior parte del tempo, la cinepresa si muove lentamente e fluttua tra i protagonisti, attraverso porte, corridoi e stanze, a volte fermandosi enigmaticamente per mostrarci una famiglia che sta consumando un pasto.

Tra tutte le storie che si intravedono, ce n'è solo una che davvero coinvolge lo spettatore: un giovane adolescente si prende una cotta intensa per la ragazza più bella del quartiere (che sembra avere un compagno iperprotettivo e alcolizzato, ma di cui si vede a malapena il volto). Lo sviluppo drammatico porterà i membri della comunità sulla spiaggia, (un'altra risonanza con Amarcord) e conferisce al film un'elevazione dinamica rispetto all'atmosfera onirica e vagabonda, ma d'altro canto sottolinea la mancanza di coinvolgimento emotivo.

Ma anche se lo spettatore non entra necessariamente in contatto con i singoli personaggi, si immerge nello stile di vita della comunità. Il film lascia un'impressione soddisfacente nel complesso, creando una struttura elegante da quello che avrebbe potuto essere un pasticcio disarticolato nelle mani di registi meno esperti, anche grazie al montaggio di Kukhashvili e alla colonna sonora del compositore lituano Minco Eggersman.

Drawing Lots è una coproduzione tra Bafis (Georgia) e Tremora (Lituania). L’azienda con base a Vienna, EastWest Filmdistribution, ne gestisce i diritti internazionali.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy