13/04/2023 - Line-up stellare per il concorso che include cinque ex vincitori, otto registi che hanno già partecipato alla competizione e sei nuovi arrivi

Soddisfare tutti i gusti cinematografici, puntare i riflettori sui migliori film d'autore internazionali, iniettare glamour e star system sul tappeto rosso, far risuonare l'evento presso il grande pubblico per stimolare le presenze in sala, portare le piattaforme sul grande schermo e lanciare la corsa agli Oscar (attirando in particolare i titoli americani): l'equazione non è sempre semplice, ma l'appeal della Croisette per tutti i componenti dell'industria cinematografica globale resta impareggiabile, e la Selezione Ufficiale del 76° Festival di Cannes (da 16-27 maggio) svelata questa mattina a Parigi dal delegato generale Thierry Frémaux (accompagnato dalla nuova presidente Iris Knobloch) ne è una nuova e folgorante dimostrazione, con una gara che si potrebbe definire “all-star”.

L'allettante line-up di Cannes 2023 comprende, per ora, 19 lungometraggi in concorso. Tra questi brillano cinque ex vincitori con l'inglese Ken Loach (Palma d'Oro nel 2006 e 2019 - 15ma partecipazione), l'italiano Nanni Moretti (Palma d'Oro nel 2001 e premio per la regia nel 1994 - nona partecipazione), il turco Nuri Bilge Ceylan (Palma d'Oro 2014, due volte insignito del Grand Prix e una volta del premio per la regia - settima partecipazione), il tedesco Wim Wenders (Palma d'Oro 1984 - 10ma partecipazione) e il giapponese Hirokazu Kore-eda (Palma d'Oro nel 2018 e premio della giuria nel 2013 - settima partecipazione).

A questi, si aggiungono cinque contendenti già abituati alle vette di Cannes con l'italiana Alice Rohrwacher (Grand Prix nel 2014 e premio per la sceneggiatura nel 2018 - terza partecipazione), il suo connazionale Marco Bellocchio (ottava partecipazione), il finlandese Aki Kaurismäki (Grand Prix nel 2006 - quinta partecipazione) e gli americani Todd Haynes (premio per il contributo artistico nel 1998 - quarta partecipazione) e Wes Anderson (terza partecipazione).

Tre registe faranno la loro seconda apparizione in questa sezione: l'austriaca Jessica Hausner e le francesi Catherine Breillat (che torna dopo una prima incursione nel 2007) e Justine Triet.

Sei nuovi arrivati (due dei quali presenteranno documentari, genere che raramente si vede in concorso a Cannes) completano la vetrina dei pretendenti alla Palma: la tunisina Kaouther Ben Hania (con un documentario), la senegalese-francese Ramata-Toulaye Sy (con il suo primo lungometraggio), il francese di origine vietnamita Tran Anh Húng (Caméra d'or nel 1993), il brasiliano Karim Ainouz (con una produzione britannica che include Alicia Vikander e Jude Law nel cast), il cinese Wang Bing (con un documentario) e l'inglese Jonathan Glazer.

Sul piano geo-cinematografico, l'Europa domina la line-up della competizione 2023 con 12 cineasti in corsa per la Palma d'Oro: quattro francesi (Breillat, Triet, Sy e Anh Húng), tre italiani (Rohrwacher, Moretti e Bellocchio), due inglesi (Loach e Glazer), un’austriaca (Hausner), un finlandese (Kaurismäki) e un tedesco (Wenders). Il Nord America ha due rappresentanti (Haynes e Anderson), così come l'Asia (Kore-eda e Wang Bing), mentre l'Africa e il Sud America contano un rappresentante ciascuno (rispettivamente Ben Hania e Aïnouz, ma anche Sy potrebbe essere classificato come africano), mentre Bilge Ceylan è indicato come asiatico-europeo. Infine, per il momento, sei registe sono selezionate in concorso, ma la prossima settimana saranno annunciate alcune aggiunte così come la composizione della giuria.

Al suo terzo anno di esistenza, il programma Cannes Première (che è stato rafforzato) proporrà opere del leggendario spagnolo Victor Erice, del giapponese Takeshi Kitano, del francese Martin Provost e della sua connazionale Katell Quillevéré.

La sezione fuori concorso è ricca di film-evento come Jeanne du Barry della francese Maiwenn (leggi l'articolo) che aprirà il Festival, Cobweb del sudcoreano Kim Jee-woon e tre titoli americani: Killers of the Flower Moon dell'americano Martin Scorsese (che Thierry Frémaux spera ancora di convincere a partecipare in concorso), Indiana Jones e il quadrante del destino del connazionale James Mangold e The Idol di Sam Levinson.

Saranno della partita anche i 17 film di Un Certain Regard (leggi la news), tra le Proiezioni speciali i documentari dell'inglese Steve McQueen, del tedesco Wim Wenders, del brasiliano Kleber Mendonça Filho e del cinese Wang Bing (suo secondo film in questa selezione ufficiale 2023), e tra le Proiezioni di mezzanotte i lungometraggi dell'indiano Anurag Kashyap, dell'algerino Elias Belkeddar e del francese Just Philippot.

I film selezionati:

Concorso

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Asteroid City - Wes Anderson (Stati Uniti)
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May December - Todd Haynes (Stati Uniti)
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Monster - Hirokazu Kore-eda (Giappone)
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Fuori Concorso

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Strange Way of Life - Pedro Almodóvar (Spagna) (corto)
Cobweb - Kim Jee-woon (Corea del Sud)
The Idol - Sam Levinson (Stati Uniti) (serie)
Indiana Jones and the Dial of Destiny - James Mangold (Stati Uniti)
Killers of the Flower Moon - Martin Scorsese (Stati Uniti)
Élémentaire - Peter Sohn (Stati Uniti) (film di chiusura)

Cannes Première

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Kubi - Takeshi Kitano (Giappone)
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Proiezioni Speciali

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Pictures of Ghosts - Kleber Mendonça Filho (Brasile)
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Proiezione di Mezzanotte

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(Tradotto dal francese)