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IFFR 2024 Concorso Tiger

Recensione: Journey of Shadows

di 

- L'artista multimediale e animatore Yves Netzhammer dà vita a un singolare ma stimolante racconto animato in 3D su un'umanità ridotta al minimo

Recensione: Journey of Shadows

Immaginate un essere umano ridotto al solo aspetto corporeo. Ha arti e torso, ma non ha una faccia, mentre le altre parti del corpo appaiono solo quando si interagisce con esse. Questa non è una  mostruosità senza volto: è il design dei personaggi umani dell'artista svizzero Yves Netzhammer in Journey of Shadows, che soffrono, riflettono e amano con la stessa profondità di coloro che sono in carne e ossa. Evocando l'archetipo del manichino di legno usato dagli artisti per modellare il movimento umano, queste figure color rosa senza genere sembrano essere la base di ogni personaggio nell'era della prima animazione 3D.

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Appena presentato in anteprima allla Tiger Competition dell'IFFR 2024, Journey of Shadows si unisce a molti altri film della selezione di quest'anno realizzati da creativi provenienti da altre discipline artistiche. Si tratta del primo lungometraggio di Netzhammer, che lavora con un'ampia varietà di mezzi, tra cui videoarte, scultura, animazione e installazioni a tecnica mista. Tuttavia, Journey of Shadows riflette anche decenni di lavoro del creatore multimediale, reinventato per una narrazione più a lungo termine. Per esempio, il personaggio della scimmia del film si trova nella videoinstallazione di Netzhammer Furniture of Proportions del 2008, mentre la figura animata in 3D di colore rosa che contraddistingue la sua opera la ritroviamo già nel 2005.

All’inizio del film ci viene presentata una coppia senza nome, che svolge attività consuete come nuotare (muovendosi in una perfetta sincronia generata dal computer) e coccolarsi affettuosamente a casa loro. Questa vita pacifica con due animali domestici piuttosto unici, una scimmia e una rana pescatrice, viene interrotta da interazioni kafkiane tra la coppia che portano alla morte silenziosa di uno dei due. Per tutto il resto del film, il membro rimanente della coppia viene trasportato in un viaggio solitario attraverso diversi spazi del mondo creato da Netzhammer. Alla fine la figura approda su una spiaggia remota, ricongiungendosi con personaggi familiari e incontrando  nuove sfide nell'ambiente della giungla.

Composto interamente da forme 3D dai colori vivaci, il mondo di Netzhammer è ridotto all'essenziale, ma è simbolicamente dotato di specchi, libri, candele e farfalle. Questi sono alcuni dei molti elementi semiotici presenti in questo racconto, ma tutti gli oggetti seguono quasi sempre il principio della pistola di Cechov. A volte, lo stile permette a Netzhammer di attingere in modo surreale a gore e horror, senza il timore di alienarsi il pubblico, compresa la violenza fisica sui corpi e il terrore provocato da un enorme granchio robotico.

In una singolare fusione di familiare e non familiare, lo stile insolito del film non è così emotivamente distante come ci si potrebbe aspettare. L'inquadratura e il movimento della macchina da presa sono convenzionali, tranne che per i rapidi zoom che emulano quelli delle telecamere di sorveglianza e per i riflessi ravvicinati di oggetti sferici, come palle e occhi. Sebbene il film sia privo di dialoghi, gli effetti sonori sono estremamente realistici (grazie al rumorista Peter Bräker e al sound design di Oscar Parcival Van Hoogevest) e costituiscono un punto di riferimento sonoro per lo spettatore. La partitura orchestrale di Anthony Pateras, ipnotica e incalzante, media il viaggio del protagonista in un modo che può essere definito più o meno tradizionalmente cinematografico.

Sovvertendo le aspettative di un design ultra-minimalista, Journey of Shadows è sorprendentemente tenero e a volte persino sensuale,  attraverso movimenti accurati e senza bisogno di espressioni facciali o vocalità. Gli altri elementi diventano irrilevanti, poiché Netzhammer sonda l'esperienza umana distillandola fino alla sua essenza ultima.

Journey of Shadows è prodotto dalle svizzere freihändler Filmproduktion GmbH e Liechti Filmproduktion GmbH, in coproduzione con SRF - Schweizer Radio und Fernsehen. Freihändler si occupa anche delle vendite.

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(Tradotto dall'inglese)

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