Io capitano miglior film e miglior regia ai David di Donatello
- Trionfa il film sui migranti di Matteo Garrone con 7 statuette in totale; 6 David per C’è ancora domani, 5 per Rapito, 3 all’opera prima Palazzina Laf

È stata una partita a quattro, in sostanza, quella che si è disputata alla 69ma edizione dei David di Donatello, la cui cerimonia di premiazione si è tenuta venerdì scorso a Roma, nel leggendario Teatro 5 di Cinecittà, il più amato da Federico Fellini. Il gran vincitore è senza dubbio Io capitano [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film] di Matteo Garrone, con i suoi 7 David conquistati (su 15 candidature), tra cui quelli più importanti: al miglior film, regia, produttore e fotografia, e poi al miglior montaggio, suono ed effetti visivi. “I premi sono importanti”, ha detto Garrone, “questo lo è ancora di più se può aiutare il film ad essere visto da più persone, ritornando in sala”. Il resto dei David, assegnati dall’Accademia del Cinema Italiano, se li sono spartiti C’è ancora domani [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Paola Cortellesi
scheda film], Rapito [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film] e Palazzina Laf [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film].
Garrone, con il suo film sull’odissea dei migranti, finalista agli Oscar di quest’anno, ha superato la strafavorita di questa edizione dei David (con 19 candidature), ovvero Paola Cortellesi con C’è ancora domani, film sulla violenza domestica: la regina del box office (oltre 36 milioni di euro incassati) si è portata a casa 6 statuette, tra cui quella per il miglior esordio alla regia. “Io all’esordio ci sono arrivata alle soglie della menopausa”, ha scherzato l’attrice-regista, “mi auguro che gli esordienti giovani abbiano sempre il sostegno necessario per raccontare nuove storie”. Gli altri David vinti sono per la miglior attrice protagonista (la stessa Cortellesi), la miglior attrice non protagonista (Emanuela Fanelli, che replica dopo il David vinto l’anno scorso), la miglior sceneggiatura originale, e ancora, il David dello spettatore e il David giovani.
Cinque (su 11 nomination) le statuette attribuite a Rapito di Marco Bellocchio, tra cui miglior sceneggiatura non originale (firmata dal regista con Susanna Nicchiarelli) e scenografia; 3, a sorpresa e meritatamente, i David per l’opera prima di Michele Riondino, Palazzina Laf, tra cui quelli per il miglior attore protagonista (Riondino) e il miglior attore non protagonista (Elio Germano). A bocca asciutta, invece, La chimera [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film] di Alice Rohrwacher, che si presentava con 13 candidature; in compenso, Rohrwacher è stata omaggiata da Justine Triet, che, ritirando il David al miglior film internazionale per Anatomia di una caduta [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Justine Triet
scheda film], ha dichiarato dal palco la sua profonda ammirazione per il lavoro della regista italiana, che si è mostrata commossa. Delusione anche per Nanni Moretti, che con Il sol dell’avvenire [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film] non è riuscito a trasformare nessuna delle sue 7 candidature.
Nel palmarès di quest’anno, solo altri due titoli: Adagio [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film] di Stefano Sollima (David al miglior compositore) e Laggiù qualcuno mi ama [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Mario Martone
scheda film] di Mario Martone (miglior documentario). L’Accademia del Cinema Italiano ha infine assegnato due premi alla carriera: all’attrice Milena Vukotic e al compositore Giorgio Moroder.
I vincitori dei 69mi David di Donatello:
Miglior film
Io capitano [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film] - Matteo Garrone (Italia/Belgio/Francia)
Miglior regia
Matteo Garrone - Io capitano
Miglior regista esordiente
Paola Cortellesi - C’è ancora domani [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Paola Cortellesi
scheda film]
Miglior produzione
Io capitano - Archimede, Rai Cinema, Pathé, Tarantula
Miglior attrice protagonista
Paola Cortellesi - C’è ancora domani
Miglior attore protagonista
Michele Riondino - Palazzina Laf [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film] (Italia/Francia)
Migliore attrice non protagonista
Emanuela Fanelli - C’è ancora domani
Miglior attore non protagonista
Elio Germano - Palazzina Laf
Miglior sceneggiatura originale
Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi - C’è ancora domani
Miglior sceneggiatura non originale
Marco Bellocchio, Susanna Nicchiarelli - Rapito [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film] (Italia/Francia/Germania)
Migliore autore della fotografia
Paolo Carnera - Io capitano
Miglior compositore
Subsonica - Adagio [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film]
Miglior canzone
La mia terra, musica, testi e interpretazione di Diodato - Palazzina Laf
Miglior scenografia
Andrea Castorina, Valeria Vecellio - Rapito
Migliori costumi
Sergio Ballo, Daria Calvelli - Rapito
Miglior trucco
Enrico Iacoponi - Rapito
Miglior acconciatura
Alberta Giuliani - Rapito
Miglior montaggio
Marco Spoletini - Io capitano
Miglior suono
Io capitano
Migliori effetti visivi – VFX
Io capitano
Miglior documentario - Premio David Cecilia Mangini
Laggiù qualcuno mi ama [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Mario Martone
scheda film] - Mario Martone
Miglior film internazionale
Anatomia di una caduta [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Justine Triet
scheda film] - Justine Triet (Francia)
Miglior cortometraggio
The Meatseller - Margherita Giusti
David giovani
C’è ancora domani - Paola Cortellesi
David dello spettatore
C’è ancora domani - Paola Cortellesi
David alla carriera
Milena Vukotic
Giorgio Moroder
David speciale
Vincenzo Mollica
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.