Recensione: Nonostante
- VENEZIA 2024: Il secondo lungometraggio di Valerio Mastandrea è una piccola commedia romantica surreale con un’idea molto originale alla base

“Vedo la gente morta” sussurrava il piccolo Cole del Sesto senso. Gli spettatori vedono invece gente in coma in Nonostante [+leggi anche:
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scheda film], secondo lungometraggio di Valerio Mastandrea (regista e attore, di recente il marito violento e danzante di C’è ancora domani [+leggi anche:
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intervista: Paola Cortellesi
scheda film]), il film d’apertura della sezione Orizzonti della 81ma Mostra di Venezia. Quella di Mastandrea è una piccola commedia romantica surreale che si discosta però da qualsiasi ghost movie proprio per l’idea molto originale alla base, che potrebbe ben funzionare anche fuori dai confini italiani e persino ispirare dei remake.
Protagonista della storia è “Lui” (interpretato dallo stesso regista), un uomo rimasto in coma dopo che un incidente piuttosto bizzarro: un bambino di 10 anni gli è piombato in testa da una finestra al secondo piano di un palazzo. Tutti pensano che abbia voluto salvare il bambino, il quale infatti va a trovare il suo eroe nella stanza d’ospedale per leggergli poesie. Quello che potremmo definire il suo doppelgänger è accanto al letto e nessuno lo può vedere. Come lui, gli altri ospiti in coma di quell’ospedale si aggirano e interagiscono tra loro come doppioni sospesi in un limbo che potrebbe concludersi con il “miracolo” del risveglio (magari grazie alle cure mediche) o con la morte. Tra gli altri, c’è il Curiosone (Lino Musella) e la Veterana (Laura Morante), quest’ultima in coma ormai da anni. L’unico che può percepirli è un volontario che pratica la terapia musicale pur essendo tremendamente stonato (Giorgio Montanini, pioniere della stand-up comedy dalla comicità feroce a cui stanno sempre troppo stretti i ruoli cinematografici).
Lui è disincantato, caustico e con un lato fanciullesco (la comicità di Mastandrea da sempre si misura con questi elementi), sembra a suo agio in questa realtà parallela che lo solleva dalle responsabilità dell’esistenza. Finché non vede la sua non-vita stravolta dall’arrivo, in coma s’intende, di una donna dallo spiccato accento ispanico (l’argentina Dolores Fonzi). Dopo qualche schermaglia e incomprensione i due doppi confessano di essersi reciprocamente innamorati e vivono momenti idilliaci: dopo una passeggiata sul fondo della piscina, Lui porta Lei a conoscere il suo papà (una cosa molto italiana). Com’è ovvio, si tratta di una sospensione che non può durare in eterno e bisognerà fare i conti con quel vento fortissimo che preannuncia la fine e porta via i comatosi.
Nonostante è una love story malinconica imbevuta di humour che, attraverso il concetto di doppio, esprime le nostre paure di perdere gli affetti e la necessità di riconfigurare e trasformare la nostra identità. Scritto dal regista con Enrico Audenino, il film è sostenuto dall’ottima interpretazione dei quattro protagonisti e da una regia esteticamente convenzionale ma dinamica (il dop è Guido Michelotti) che utilizza anche alcuni effetti visivi (di Rodolfo Migliari e Roberto Saba).
Nonostante è una produzione italiana di HT Film, Damocle e Tenderstories con Rai Cinema. Fandango si occupa delle vendite internazionali.
Photogallery 28/08/2024: Venice 2024 - Nonostante
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© 2024 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it
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