PRODUZIONE / FINANZIAMENTI Italia / Germania
Daniele Vicari concluse le riprese di Ammazzare stanca
- Mompracem e Beta Film producono il nuovo film del regista italiano ispirato all’autobiografia di un ragazzo che si è ribellato al suo destino criminale negli anni Settanta
Si sono concluse nei giorni scorsi le riprese di Ammazzare stanca, il nuovo film di Daniele Vicari. Le riprese sono durate otto settimane e si sono svolte in Emilia-Romagna e in Calabria.
Scritto da Daniele Vicari e Andrea Cedrola, il film è liberamente ispirato all’omonima autobiografia di Antonio Zagari, un ragazzo che si è ribellato al suo destino criminale. Nei primi anni Settanta la ‘ndrangheta calabrese dilaga e impera, dal sud al nord. Antonio, figlio di un pericoloso boss calabrese trapiantato in Lombardia, Giacomo Zagari, si ritrova a uccidere più e più volte, e capisce di non essere adatto a quella vita estrema. E mentre i suoi coetanei si ribellano nelle fabbriche, nelle università, nelle piazze, Antonio trova il coraggio di andare contro il padre, rifiutandone l'eredità.
Nel cast sono Gabriel Montesi (nominato al David di Donatello per Favolacce [+leggi anche:
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intervista: Fabio e Damiano D'Innocenzo
scheda film], quest’anno in Sei fratelli [+leggi anche:
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scheda film], quest’anno nella serie Il re), Cristiana Vaccaro e con il regista e attore Rocco Papaleo (Basilicata Coast to Coast [+leggi anche:
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scheda film], Una piccola impresa meridionale [+leggi anche:
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Daniele Vicari alterna da sempre cinema documentario e fiction e i suoi ultimi titoli comprendono il documentario Fela, il mio Dio vivente [+leggi anche:
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scheda film], fuori concorso a Torino 2022, e Il giorno e la notte nel 2021. Il suo film di maggior successo, Diaz [+leggi anche:
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intervista: Daniele Vicari
scheda film], è stato presentato nella sezione Panorama della Berlinale 2012 e ha vinto quattro David di Donatello.
“Ho letto l'autobiografia di Antonio Zagari molti anni fa – spiega il regista - e ho pensato subito valesse la pena trasformarla in un film perché in questo racconto si mescolano molte cose che mi appassionano: action, conflitti familiari, desiderio di emancipazione, amore, tragedia e ironia. Poi c’è in filigrana il ventennio 70-80, la storia di una generazione, anni controversi, duri, ma pieni di vitalismo e di speranza anche nella tragedia. Il desiderio si è trasformato in progetto incontrando Carlo Macchitella con Pier Giorgio Bellocchio, Antonio e Marco Manetti, preziosi compagni di viaggio”.
Il film è prodotto da Mompracem, che ha acquistato i diritti del libro, con Rai Cinema, in coproduzione con la tedesca Beta Film e il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission. Beta Cinema si occuperà delle vendite internazionali.
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