REPORT: Swiss Films Previews @ Locarno Pro 2025
- Swiss Films presenta a Locarno sei previews di lungometraggi previsti tra la fine del 2025 e il 2026, che spaziano dalla biografia romanzata al film di denuncia sociale

Come ogni anno, durante il Locarno Film Festival, Swiss Films propone agli addetti ai lavori di assistere alla presentazione, in anteprima, di progetti di lungometraggi previsti per i mesi a venire (tra la fine del 2025 e il 2026). Quest’anno sono stati presentati sei lungometraggi che spaziano dalla biografia romanzata al film di denuncia sociale, passando per il film storico femminista e il dramma famigliare. Molti film sono alla ricerca di un festival che possa accoglierne la prima mondiale e tutti cercano un distributore internazionale o qualcuno che si occupi delle vendite all’internazionale. Due film hanno annunciato di essere stati selezionati in due prestigiosi festival internazionali: il TIFF (Toronto International Film Featival) e la Mostra Cinematografica di Venezia.
Hello Betty – Pierre Monnard
Produzione: C-FILMS (Svizzera), SRF, SRG SSR e CH Media
Il film parla di una donna diventata un’icona per tutti i cittadini e soprattutto tutte le cittadine svizzere, si tratta di Betty Bossi (interpretata da Sarah Spale). Il film è ambientato nel 1956, anno in cui Emmi Creola ha creato il suo alter ego, Betty Bossi, una perfetta massaia e soprattutto modello assoluto per tutte le casalinghe. Betty Bossi diventa famosa ed Emmi si ritrova improvvisamente sotto i riflettori. Come fare per gestire e conciliare vita privata e lavorativa in una società eteropatriarcale che vorrebbe trasformare tutte le donne in madri affettuose e mogli devote? Il film mostra una donna che lotta per imporsi in un universo creato e dominato dagli uomini per gli uomini. Hello Betty tratta, attraverso gli occhi della sua protagonista, un tema di grande attualità che il cinema ha il dovere di affrontare. Il film è atteso per novembre 2025.
Geneva Dublin – Frédéric Baillif
Produzione: Alva Film (Svizzera), Freshprod (Svizzera) e RTS
Il film è ambientato a Ginevra, una Ginevra che si scosta però dall’immagine idilliaca, da cartolina, che molti hanno. In un quartiere popolare della città sul Lemano, un bus a due piani diventa il rifugio per un gruppo di lavoratori e delle lavoratrici sociali che cercano di guidare dei rifugiati tra le labirintiche pratiche relative alle domande di asilo. Molti e molte di loro, confrontati con la disperazione di quanti vivono costantemente nell’ombra e nel precariato, devono fare fronte a dilemmi etici ed esistenziali che pesano come macigni. Solidarietà e illegalità, compassione e rigore devono, loro malgrado, coabitare in un mondo che preferisce vedere i rifugiati come numeri piuttosto che come esseri umani. Cosa fare quando l’empatia diventa, per legge, un “crimine”? Geneva Dublin è un dramma sociale che si trasforma in thriller, un ritratto coraggioso di uomini e donne che lottano per ridare dignità a quanti l’hanno ormai persa. Il film è in fase di montaggio ed è previsto per l’inverno del 2025/2026. Come per gli altri suoi film, Frédéric Baillif (La Mif [+leggi anche:
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intervista: Fred Baillif
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scheda film] – Marie-Elsa Sgualdo
Produzione: Box Productions (Svizzera), Helicotronc (Belgio), Offshore (Francia) e RTS
Il film, dramma storico ambientato durante la Seconda guerra mondiale, mette in scena una quindicenne, Emma, (Lila Gueneau) che rimane incinta dopo un terribile stupro. Malgrado il dramma, Emma decide di affrontare la comunità repressiva, rurale e protestante nella quale vive imponendo la propria visione del mondo. À bras-le-corps mette in scena la lotta di una giovane ragazza che non intende piegarsi alle regole di una società che non riconosce alle donne il diritto di decidere. Come affermato dalla regista, la storia raccontata è un tributo alle donne della sua famiglia. Il film avrà il suo debutto alla Mostra cinematografica d’arte di Venezia ed è attualmente alla ricerca di un distributore all’internazionale.
Enjoy Your Stay – Dominik Locher
Produzione: Close Up (Svizzera), JBA Production (Francia) e RTS
La storia raccontata è quella di una donna delle pulizie filippina che lavora senza documenti in un lussuoso resort svizzero di montagna. Decisa, costi quel che costi, a ritornare a casa da sua figlia, la protagonista sarà invischiata suo malgrado in un traffico di esseri umani che metterà alla prova i limiti della sua morale. Il film è un dramma sociale che dà voce a donne che messe nell’ombra e sfruttate da persone che pensano che i loro privilegi siano più forti di qualsiasi legge o moralità. Per le sue ricerche e la stesura della sceneggiatura, il regista si è avvalso delle competenze di Mary Honeylyn Joy Alipio. Il film sta finendo la sua fase di post produzione e sarà terminato per fine novembre.
A Happy Family – Jan-Eric Mack
Produzione: C-FILMS (Svizzera) e SRF
Il film è un dramma sociale che si trasforma in thriller, la storia di una donna, Niki (Anna Schinz), che deve districarsi tra due lavori per poter mantenere se stessa ma anche i suoi due figli. Quando i due bambini danno involontariamente fuoco alla cucina, i servizi sociali li prendono in custodia e li affiderano alle cure di una famiglia affidataria. Malgrado le restrizioni, Niki riuscirà a ritrovarli e escogiterà un piano machiavellico per riuscire a stargli vicino. Il film affronta il tema difficile della povertà, anche in un paese apparentemente ricco come la Svizzera ma anche quello di una madre pronta a tutto pur di non perdere i propri figli. Il film è in fase di postproduzione e i produttori sono alla ricerca di un festival che ne accolga la première e di un distributore all’internazionale.
Laundry – Zamo Mkhwanazi
Produzione: Akka Films (Svizzera), Kude Media (Sudafrica) e RTS
Il primo lungometraggio di finzione della regista sudafricana avrà la sua prima mondiale in settembre a Toronto. La storia ha come protagonista l’aspirante musicista Khuthala, un giovane ragazzo di Johannesburg che non ha intenzione di rilevare la lavanderia del padre. Ambientato nel 1968, durante il terribile periodo dell’apartheid, il film mette in scena le difficoltà e le terribili ingiustizie che devono vivere i proprietari di negozi della comunità nera. Khuthala è diviso tra il suo sogno di diventare un musicista professionista e le lotte per i diritti non solo di suo padre ma di tutta una comunità. Il film è ispirato a una storia personale, legata alla famiglia della regista, ma se ne scosta poi per raccontare una storia romanzata dalla forte carica politica.
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