VENEZIA 2025 Giornate degli Autori
Recensione: Anoche conquisté Tebas
- VENEZIA 2025: Gabriel Azorín firma un film lento, radicale e dialogato che riesce a coniugare passato e presente, pur essendo ambientato in un luogo ancorato al tempo

Quando un viaggiatore visita rovine storiche in Grecia, Turchia o Italia, ad esempio, immagina, vedendo i resti conservati, come sarebbero state nella loro interezza e, soprattutto, cosa vi avrebbero fatto. È qualcosa che hanno ricreato Alejandro Amenábar nel suo blockbuster Ágora [+leggi anche:
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scheda film] o Ridley Scott nella sua saga Il gladiatore, per citare due registi contemporanei (il genere peplum vanta molti più titoli). Ora, ma in un formato indipendente, con un budget molto più basso, senza effetti speciali e con uno stile autoriale di alto livello, lo ha fatto Gabriel Azorín. Membro del collettivo artistico lacasinegra e regista di Los mutantes [+leggi anche:
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scheda film] (2016), ambienta Anoche conquisté Tebas [+leggi anche:
intervista: Gabriel Azorín
scheda film] nelle terme romane di Bande, costruite nel I secolo d.C. e situate nella provincia galiziana di Ourense, molto vicino al Portogallo. Il film è stato presentato in anteprima mondiale alle Giornate degli Autori dell'82ma Mostra del cinema di Venezia.
Un gruppo di cinque amici arriva in questo luogo storico e misterioso dopo aver attraversato una zona paludosa. Le terme romane sono apparse dopo essere state per molto tempo sommerse da un bacino idrico, e persone di tutte le età, curiose della scoperta, vi accorrono. Ma c'è qualcosa di misterioso in queste sorgenti termali, come se influenzassero l'umore degli uomini, dando loro il coraggio di dire cose che non hanno mai detto a nessuno. Al calar della notte, confessano i loro sentimenti e la paura di perdere per sempre il loro migliore amico.
Sceneggiato da Azorín e Celso Giménez, Anoche conquisté Tebas – recitato in galiziano, latino e portoghese – si basa quindi su un'azione minima e un dialogo che va ben oltre le parole grazie agli sguardi e al linguaggio del corpo degli attori: corpi – non privi di omoerotismo – che sembrano usciti da un film di Derek Jarman o Claire Denis. Qui, gli uomini (guerrieri, compagni, amici... o forse qualcosa di più) si spogliano per entrare in acque calde e rilassarsi mentre meditano ad alta voce sul futuro, sulle loro relazioni e sui loro desideri più nascosti. Il cameratismo si tinge di amore, aiuto e nostalgia in una manciata di scene, caratterizzate da un ritmo così lento da provocare allergia nel pubblico amante del cinema rumoroso e frenetico.
Con abbondanti campi fissi, questo lungometraggio radicale e coraggioso utilizza elementi del presente come i telefoni cellulari, i videogiochi (o la loro simulazione) e le app, ricreando al contempo i costumi e lo stato d'animo dei guerrieri di un tempo, ottenendo momenti di particolare lirismo, bellezza e sogno, quelli che la notte, l'oscurità e i vapori di un confortante bagno caldo inducono.
Anoche conquisté Tebas è una coproduzione ispano-portoghese di DVEIN Films, Filmika Galaika e Bando à Parte. Delle sue vendite internazionali si occupa MoreThan Films e uscirà nelle sale spagnole con Begin Again Films.
(Tradotto dallo spagnolo)
Photogallery 02/09/2025: Venice 2025 - Last Night I Conquered the City of Thebes
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© 2025 Isabeau de Gennaro for Cineuropa @iisadege
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