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PRODUZIONE Romania

Ivana Mladenovic in post-produzione con Soldiers. A Story from Ferentari

di 

- Questo audace progetto è uno dei pochi esempi di film rumeno sulla comunità LGBT

Ivana Mladenovic in post-produzione con Soldiers. A Story from Ferentari
Adrian Schiop (a destra) e Vasile Pavel in Soldiers. A Story from Ferentari

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di Radu Jude, la produttrice rumena Ada Solomon torna a parlare di un tema innovativo con Soldiers. A Story from Ferentari, primo lungometraggio della regista Ivana Mladenovic. Il progetto della Hi Film Production è attualmente in fase di post-produzione. Vi collaborano la società serba Film House Bas Celik e la belga Frakas Productions.

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Basato sull’omonima autobiografia di Adrian Schiop e con una sceneggiatura scritta a quattro mani dallo stesso Schiop e dalla Mladenovic, il film racconta la storia di Adi, giovane antropologo che si trasferisce a Ferentari, il quartiere rom di Bucarest, per completare la sua tesi di dottorato sulla musica manele, tipica della comunità rom. All’inizio si sente un estraneo in un mondo governato da regole diverse, ma poi l’attrazione per Alberto, ex detenuto di circa trent’anni, segnerà per lui una sfida e al tempo stesso un grande passo in avanti.

La pellicola, costata 650.000 euro, è stata girata la scorsa estate proprio nel quartiere di Ferentari.  

Soldiers rappresenta un caso unico per il cinema rumeno, dal momento che Adrian Schiop, autore sia del copione che del libro da cui questo è tratto, è anche interprete nel film della versione fittizia di se stesso. Lo accompagna nei panni di Alberto l’attore non professionista Vasile Pavel.

Ada Solomon ha dichiarato a Cineuropa che l’obiettivo del film è quello di mostrare due universi distanti che tentano di coesistere, senza pregiudizi e senza che l’uno sia presentato come migliore dell’altro. Da parte sua, Mladenovic ha rivelato di aver maturato l’intenzione di realizzare un film in bilico tra documentario e fiction ed ispirato al quartiere di Ferentari ben prima di leggere il testo di Schiop. “Volevo esplorare questo mondo”, ha detto la regista, “e l’idea di Adrian era molto simile alla mia. Per quattro anni ho documentato le carceri rumene, quindi Soldiers si è sviluppato come la naturale continuazione dei miei lavori precedenti”.

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(Tradotto dall'inglese)

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