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LEGISLAZIONE Norvegia

Storica riorganizzazione dell’industria cinematografica norvegese (1)

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“Questa è la maggiore e più ampia trasformazione del cinema norvegese sin dagli anni ‘80”, ha commentato il Ministro della Cultura Trond Giske venerdì scorso, all’annuncio del nuovo Libro Bianco sulle politiche cinematografiche prima che il pubblico, composto da rappresentanti dell’industria locale e giornalisti, si riunisse al Cinema Sora Moria di Oslo.

La pietra angolare su cui poggia il Libro Bianco presentato al Parlamento norvegese è la creazione di un corpo cinematografico centralizzato, il Norwegian Film Institute, che, dall’anno prossimo, prenderà il posto delle attuali tre maggiori agenzie — Norwegian Film Fund, Norwegian Film Development e Norwegian Film Institute (NFI) (attualmente incaricato della promozione e della protezione del cinema norvegese) —e raccoglierà anche le attività della Norwegian Film Commission.

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In questo nuovo sistema, la National Library supervisionerà tutte le questioni inerenti agli archivi cinematografici e al restauro. In totale, circa 100 impiegati lavoreranno in questo futuro “super ente” norvegese, sebbene non sia ancora stato chiarito chi lo dirigerà.

“Sia Stein Slyngstad, responsabile del Norwegian Film Fund, che io, concluderemo il nostro mandato ad inizio 2008, per il momento, quindi, dobbiamo, tra le altre cose, portare avanti il processo di creazione di un management professionale e nominare un nuovo dirigente. Tutto quello che possiamo fare è rimboccarci le maniche e guardare avanti”, ha commentato Vigdis Lian, responsabile dell’NFI.

Film & Kino continuerà a supervisionare i settori del video e degli esercenti norvegesi (per conto delle municipalità locali, proprietarie della maggior parte delle sale norvegesi) ma si occuperà anche della digitalizzazione di tutti i cinema, finanziata in parte attraverso le imposte sui biglietti cinematografici e su vendita e noleggio di video. Il governo ha posto una grande enfasi sul lavoro di Film & Kino con giovani e ragazzi, e gli ha assegnato il ruolo di coordinatore tra comuni e scuole.

L’attività cinematografica e la produzione in tutto il paese sarà rafforzata con un supporto maggiore ai centri cinematografici regionali (quattro fin ad ora), che continueranno ad essere amministrati dalle regioni.

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(Tradotto dall'inglese)

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