05/09/2007

En la ciudad de Sylvia [+leggi anche:
trailer
scheda film] di José Luis Guerín (En construcción) è il primo dei titoli spagnoli presenti alla Mostra di Venezia , assieme a Die Stille vor Bach e Nocturna [+leggi anche:
trailer
scheda film]. Quello di Guerín è però l'unico in concorso.

Come l'altro film spagnolo a Cannes, Solitary Fragments [+leggi anche:
trailer
scheda film] di Jaime Rosales, si esplora qui la vita nella grande città in maniera apologeticamente artistica, sebbene, a differenza dell'altro, questo abbia uno sguardo positivo sulla vita metropolitana, riuscendo a considerare il mescolarsi della gente come un'opportunità di cambiamento che potrebbe condurre a forti reazioni emotive.

Il protagonista senza nome del film (Xavier Lafitte, dall'aspetto burbero) torna a Strasburgo per ritrovare Sylvie, ragazza incontrata sei anni prima. Cerca di trovarla nei volti delle donne che incontra, e inizia alla fine a pedinare una giovane (Pilar López de Ayala) convinto che sia Sylvie.

La Strasburgo mostrata dal production designer Maite Sánchez è una città labirintica nella quale segni di riconoscimento familiari torna continuamente, con l'enigmatico graffico "Laure, je t'aime" a giocare un ruolo centrale.

Chiusa come la città può essere, la narrazione di Guerín invita abilmente lo spettatore ad entrare, e i precisi ritmi del film (rafforzati dal montaggio di Nuria Esquerra) permettono allo spettatore di contemplare le azioni del protagonista ed il suo stato emotivo ma anche la futilità del suo progetto — i sogni si possono inseguire, e, se sì, quali dovrebbero essere?

La pellicola è una co-produzione franco-spagnola girata in location a Strasburgo, e prodotta da Eddie Saeta S.A. e Château-Rouge Production, col supporto di TVE, Televisió de Catalunya, ICAA, di CNC e della Regione Alsazia. Uscirà in Spagna il 14 settembre per Wanda Vision.

(Tradotto dall'inglese)