25/07/2002 - Il presidente della «Nuova Russia» lancia una campagna a sostegno della produzione cinematografica nazionale

Il panorama cinematografico in Russia sembra schiacciato dallo strapotere dei colossal hollywodiani. Preoccupati lo sono tutti, ma il presidente Vladimir Putin lo è particolarmente. E intende passare al contrattacco, resuscitando il cinema nazionale che invero annaspa con il suo misero 2% di film in circolazione nelle sale.
Con una previsione di spesa di oltre 32 milione di euro e la produzione di 100 film entro il 2006, il presidente della «Nuova Russia» ha lanciato una campagna che realizzi l´ambizioso disegno di creare un circuito virtuoso che stravolga l´attuale scenario, facendo passare la quota di mercato dal 2 al 25 per cento.

La fine dell´epoca sovietica sembra in effetti aver segnato anche la fine della Settima Arte che, senza finanziamenti statali, non è più in grado di contrastare l´invasione hollywoodiana. Delle oltre 400 pellicole all´anno prodotte nei famosi studi della Mosfilm, se ne contano oggi appena 60, di cui poco meno di dieci riescono ad arrivare nelle sale, con un incasso totale di mezzo milione di euro su una popolazione di oltre 145 milioni di persone. Registi come Nikita Mikhalkov, Andrej Konchalovskij o Aleksandr Sokurov non riescono a contrastare Spiderman o Men in Black II, ma Putin sembra oggi deciso ad avere la meglio, nonostante lo scetticismo degli esperti del settore.