Lo squattrinato Dorante viene ingaggiato come segretario da Araminte, una ricca vedova di cui è segretamente innamorato. Il domestico Dubois, già al servizio della donna, si impegna a farla innamorare di Dorante. Ispirandosi all’allestimento messo in scena all’Odéon, Luc Bondy trasforma il teatro che dirige in studio cinematografico, collocando gli attori nel foyer, sotto il palcoscenico, nelle cucine, e trasformando i luoghi più inusuali per inventare una nuova dinamica tra teatro e cinema.