Mungiu: "Palma più importante di un Oscar"
Alcuni passaggi della conferenza stampa con le reazioni di alcuni vincitori della 60ma edizione del Festival di Cannes.
Cristian Mungiu (Palma d'Oro per 4 Months, 3 Weeks and 2 Days [+leggi anche:
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intervista: Cristian Mungiu
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scheda film]):
Questa Palma d'Oro è la cosa migliore che potesse capitare al cinema romeno, in sviluppo da qualche anno. Ma senza i precedenti successi dei miei colleghi registi, probabilmente non sarei stato selezionato in concorso. Per questo film, abbiamo lavorato molto in fretta facendo tutto insieme: raccogliere i fondi, riscrivere la sceneggiatura, il casting. Siamo stati i produttori di noi stessi e allo stesso tempo segretari, autisti... Così, tutti i finanziamenti sono andati al film e alla sua storia. Abbiamo superato il nostro budget, ma speravamo che la qualità del film ci avrebbe ricompensato. Questa Palma d'Oro, riconoscimento più importante di un Oscar per un regista, mi dà fiducia nel futuro, per continuare a raccontare belle storie.
Naomi Kawase (Gran Premio della Giuria per Mogari No Mori):
Dieci anni fa, la mia Caméra d’Or fu una grande sorpresa per me. Quest'anno avevo l'enorme responsabilità di presentare l'unico film giapponese in concorso. Questo Gran Premio mi permetterà di mostrare la mia visione del mondo, di trasmettere agli spettatori il messaggio che le cose invisibili sono importanti quanto quelle visibili.
Julian Schnabel (Premio alla regia per Lo scafandro e la farfalla [+leggi anche:
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scheda film]):
Ho deciso di fare questo film in francese perché è una storia scritta da un francese in un ospedale francese, un luogo molto speciale. Non potevo ricreare questo a Hollywood, né utilizzare attori anglosassoni. In verità, per me non c'è differenza tra questo premio e la Palma, perché non ho fatto questo film per vincere un premio. Ma sono felice di appartenere al club dei vincitori perché prima che un regista sono un cinefilo. Ma più che vincere un premio, quello che conta è aiutare qualcuno.
Fatih Akin (Premio della sceneggiatura per The Edge of Heaven [+leggi anche:
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intervista: Klaus Maeck
scheda film]):
Sono molto fiero. Ho sempre sognato di avere un film in concorso a Cannes e di vincere un premio, è straordinario. E' pazzesco! Ma una volta venuto qui si ha un senso di assuefazione e spero di tornarci tra due o tre anni, se tutto va bene.
Carlos Reygadas (Premio della Giuria per Silent Light [+leggi anche:
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scheda film]):
Non mi aspettavo nessun premio in particolare, ero pronto a tutto e a niente. Sono quindi molto felice e considero questo riconoscimento una ricompensa globale, non agli attori, non alla regia, ma al film nel suo insieme.
(Tradotto dal francese)
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