A Elephant la Palma d'Oro
- Trionfa il film dello statunitense Gus Van Sant, vincitore anche del premio per la regia. L'Europa si deve accontentare della Caméra d'Or (Reconstruction). Il Palmarès
Un Palmarès pieno di sorprese per la 56sima edizione del Festival de Cannes. La giuria, presieduta da Patrice Chéreau, ha totalmente ignorato Dogville di Lars von Trier, assegnado invece la vittoria a Elephant di Gus Van Sant. Il regista statunitense ha ricevuto l'ambita Palma d'oro dalle mani di Isabelle Huppert per il suo film, una libera interpretazione della tragedia di Columbine.
Gus Van Sant ha raccolto anche il Premio per la regia. Una doppia ricompensa che il regista ha voluto condividere "con tutti i ragazzi che hanno interpretato il film", aggiungendo che "è valsa la pena di aver atteso tanto questa mia prima selezione nella competizione di Cannes. Viva la Francia!".
Festeggiamenti anche in Canada, per i due premi assegnati a Les invasions barbares [+leggi anche:
trailer
scheda film] di Denys Arcand: quello per la sceneggiature e, a sorpresa, per l'interpretazione femminile di Marie-José Croze, nel ruolo di una eroinomane che ritrova il senso della vita aiutando un cinquantenne a morire serenamente.
Da notare che questo film ha un coproduttore francese, Pyramide Productions, e che il premio si va ad affiancare al Premio della Giuria ricevuto dal regista nel 1989 per Jésus de Montréal.
Infine, il terzo grande vincitore del Festival è Uzak del regista turco Nuri Bilge Ceylan: Gran Premio della Giuria e premio alla migliore interpretazione maschile ex aequo a Muzaffer Ozdemir e Mehmet Emin Toprak (morto di recente in un incidente stradale). Un percorso folgorante per un cineasta che ha diretto il suo primo lungometraggio nel 1995. Il regista ha dedicato il riconoscimento a Yilmaz Guney, l'unico collega turco ad aver ricevuto la Palma d'Oro, nel 1982 con Yol.
Il premio della giuria è andato invece alla giovane iraniana Samira Makhmalbaf, 23 anni, con A cinq heures de l'après-midi. L'Europa esce quasi a mani vuote da questa 56esima edizione del festival: unica consolazione, il premio riservato alle giovani promesse. Reconstruction del danese Christoffer Boe, presentato alla Semaine de la Critique, ha vinto infatti la Caméra d'Or.
Lungometraggi
Palma d´Oro
Elephant di Gus Van Sant
Gran Premio della Giuria
Uzak di Nuri Bilge Ceylan
Premio della Giuria
Panj é Asr di Samira Makhmalbaf
Miglior Regia
Gus Van Sant per Elephant
Migliore Sceneggiatura
Les invasions barbares [+leggi anche:
trailer
scheda film] di Denys Arcand
Migliore Interpretazione Femminile
Marie-Josée Croze (Les Invasions Barbares)
Miglior Interpretazione Maschile
M. Emin Toprak e Muzaffer Özdemir per Uzak
Caméra d´Or
Reconstruction di Christoffer Boe
Menzione Speciale per l'Opera Prima
Osama di Siddiq Barmak
Cortometraggi
Palma d´Oro
Cracker Bag di Glendyn Ivin
Premio della Giuria
L'homme sans tete di Juan Solanas
Cinefondation
Primo Premio della Cinéfondation
Bezi seko bezi di Pavle Vuckovic
Secondo Premio della Cinéfondation
Historia del desierto di Celia Galan Julye
Terzo Premio della Cinéfondation
Tv City di Alberto Couceiro e Alejandra Tomei
Rebeca a esas alturas di Luciana Jauffred Gorostiza
PREMI PARALLELI ALLA SELEZIONE UFFICIALE
Premio Un Certain Regard
La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana
Premio della Giuria, Un certain regard
Crimson Gold di Jafar Panahi
Premio MEDIA dell'Unione Europea
Magdalene [+leggi anche:
trailer
scheda film] di Peter Mullan
Fipresci (Premio della Critica Internazionale)
Padre e figlio di Alexander Sokurov
OCIC (Gran Premio della Giuria Ecumenica)
Alle cinque del pomeriggio di Samira Makhmalbaf
(Tradotto dal francese)
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.