20/05/2008

Presentato oggi a Cannes, nella Quinzaine des Réalizateurs, Bird Song ha confermato la reputazione di Albert Serra quale regista tra i più radicali di Catalogna.

Dopo aver giocato col mito di Don Chisciotte nel suo debutto Honour of the Knights (Quixotic) [+leggi anche:
trailer
scheda film] (a Cannes nel 2006), il regista catalano ha deciso di girare un ritratto, bizzarro e inaspettatamente esilarante, dei tre Re Magi in cerca di Gesù. La storia, già molto visitata dal cinema, non propone in questa edizione dettagli inediti, ma si presenta come un film senza plot i cui protagonisti restano vaghi e intenzionalmente privi di profondità psicologica.

Serra preferisce infatti esplorare il piacere di filmare i tre uomini persi nella bellezza della natura — "persi", perché diversamente dalla tradizione nessuna stella sembra inizialmente guidarli al Messia.

I brevi dialoghi, molto divertenti, ricordano l'opera precedente del regista, e la coppia di interpreti di Honour of the Knights (Lluis Carbó e Lluis Serrat Battle) è qui nel ruolo di due dei Magi, mentre il terzo è Lluís Serrat Masanellas. Seppur lontane dal burlesco, le loro interazioni (spesso silenziose) contribuiscono però al tono ironico e asciutto del film.

Secondo Serra, la pellicola — in bianco e nero e con molti piani sequenza — è una sorta di "teatro dell'assurdo: i dialoghi non contengono nessuna informazione drammatica collegata al tema del film, sono lo sfondo sul quale si trovano gli attori, e non un modo per far avanzare o sviluppare il soggetto".

Il lungometraggio, indubbiamente complesso, ha diviso il pubblico: alcuni spettatori hanno accettato la sfida del viaggio, mentre altri hanno abbandonato anche la sala.

Il film è stato prodotto dalle compagnie di Barcellona Aundergraun Films e Eddie Saeta S.A., mentre Capricci Films si occupa delle vendite internazionali.

(Tradotto dall'inglese)